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Lunedì 30 OTTOBRE 2023
Pma. Capolei (FI Lazio) presenta Pdl per potenziarla sul territorio
La Proposta di legge prevede un impegno di spesa pari a 2,5 milioni l’anno per i prossimi tre esercizi finanziari, fino al 2025. “Il Lazio è tra le regioni più interessate dal pericoloso calo demografico a cui stiamo assistendo in questa fase storica in Italia. Vogliamo aumentare gli strumenti, economici e non solo, a disposizione delle coppie che intendono avere una famiglia avvalendosi della Pma”. IL TESTO
“Il Lazio è tra le regioni più interessate dal pericoloso calo demografico a cui stiamo assistendo in questa fase storica in Italia. Il rapporto annuale 2023 stilato dall’Istat fissa in 1,16 il numero medio di figli per donna nella nostra regione, dato più basso della media nazionale ferma a 1,24. Solo sei regioni italiane hanno registrato una fertilità inferiore nel corso del 2022, e i dati purtroppo confermano il trend negativo degli anni precedenti. Forza Italia ritiene che il diritto alla genitorialità appartenga a tutte le coppie e fin dalla passata legislatura ha lavorato per provare a portare soluzioni concrete in difesa di questo diritto”. Lo scrive in una nota il consigliere regionale del Lazio di Forza Italia, Fabio Capolei, annunciato la presentazione di una Proposta di legge, di cui è il primo firmatario, che ha l’obiettivo di “aumentare gli strumenti, economici e non solo, a disposizione delle coppie che intendono avere una famiglia avvalendosi della procreazione medicalmente assistita (Pma)”.
La Proposta di legge prevede un impegno di spesa pari a 2,5 milioni l’anno per i prossimi tre esercizi finanziari, fino al 2025. Risorse con le quali si intende realizzare una vera e propria ‘rete regionale per la Pma’ per garantire al cittadino un servizio sanitario di prossimità.
“Vogliamo potenziare i consultori e gli ambulatori che già praticano questa tecnica partecipando alle spese per l’acquisto di macchinari, e consentire la realizzazione di nuovi centri, in regime convenzionato, che siano però in grado di garantire almeno 500 cicli annui di Pma”, spiega Capolei. “Una rete diffusa di centri nel territorio regionale - sottolinea - consentirebbe una forte riduzione delle lunghe liste d’attesa oggi esistenti per accedere nelle poche strutture ospedaliere pubbliche che praticano la Pma”.
Parte delle risorse indicate nel testo saranno destinate direttamente al cittadino, conclude, “che sarà sostenuto economicamente nelle spese per la prevenzione dell’infertilità, per gli screening della capacità riproduttiva, per le analisi e la diagnosi pre-impianto”.
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