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Lunedì 30 OTTOBRE 2023
Sardegna. Doria: “Bassa adesione allo sciopero Smi. Ecco i dati di tutte le Asl”
Nella prima giornata di sciopero, il 25 ottobre, secondo quanto registrato dalle Asl e comunicato dall’assessore, l’adesione è stata del 16,99% per i medici di famiglia e del 5,02% per i medici di continuità assistenziale. Dati simili per il 26 ottobre. “Non posso che interpretare, da parte di chi ha continuato a svolgere il proprio lavoro con dedizione il giorno degli scioperi, un apprezzamento del lavoro che stiamo portando avanti”.
Sullo sciopero del 25 e 26 ottobre dei medici di base annunciato dal segretario regionale Sardegna del Smi, Luciano Congiu, per la richiesta di una deburocratizzazione complessiva del lavoro, di maggiori risorse e riprogrammazione dei fondi per le indennità per i medici, ed altro ancora, l’assessore alla Sanità, Carlo Doria, contatta Quotidiano Sanità per puntualizzare, dati alla mano, che l’adesione alla protesta non ha toccato numeri importanti, come invece preannunciato da alcune testate locali. Una adesione non pienamente partecipata che, secondo il professore, lascia intravedere l’accoglimento alle misure su cui si sta impegnando a portare avanti per MMG in aperto confronto con loro.
“I dati registrati che ho ricevuto dalle stesse aziende locali sanitarie alle quali viene trasmessa dai medici l’adesione allo sciopero – afferma l’assessore Carlo Doria -, indicano una bassa partecipazione alla manifestazione organizzata dello SMI. Ho sempre fatto emergere il problema sulle carenze nell’assistenza primaria, oltre alle tante altre problematiche che investono la Sanità, e credo di essermi sempre adoperato per intervenire per agevolare la risoluzione dei problemi sin là dove ho la facoltà di poterlo fare. Ai miracoli ci penseranno altri, non sono stato investito di tali poteri. Non posso quindi che interpretare da parte di chi ha continuato a svolgere il proprio lavoro con dedizione il giorno degli scioperi, tenuto conto dei sacrifici e dell’abnegazione dei medici che è bene riconoscere, un apprezzamento del lavoro che stiamo portando avanti. Auspico che il nostro impegno sia percepito da tutti e che si possano raccogliere i risultati concreti prima della fine del mio mandato a beneficio dei medici, ma anche dei pazienti”.
“Tornando dunque ai dati che ho recuperato dalle Asl – puntualizza il professore -, per quanto riguarda l’adesione al 25 ottobre, la partecipazione rilevata è stata del 16,99% per i medici di famiglia e del 5,02% per i medici di continuità assistenziale. Se poi vogliamo entrare nel dettaglio, nel territorio della Asl di Sassari su 193 medici di famiglia in servizio hanno fatto sciopero in 55 (28,49%) e per la continuità assistenziale, su 133 le adesioni sono state 2 (1,50%). Per quanto riguarda la Asl della Gallura, i MMG che hanno scioperato sono stati 36 (su 103) ovvero il 34,9% e quelli di continuità assistenziale 2 (su 72) ovvero il 2,77%. Per la Asl di Nuoro si hanno avute 13 adesioni su 75 tra i medici di famiglia (17,3%) e 4 (su 74) per i medici di continuità assistenziale (5,40%); nell’Asl dell’Ogliastra 1 sola adesione (su 35) tra i medici di base (2,85%) e 3 (su 34) tra i medici di continuità assistenziale (8,82%). Ancora, per l’Asl di Oristano sono stati registrati 6 partecipanti allo sciopero (su 83) dei medici di famiglia (7,22%) e 4 (su 90) di continuità assistenziale (4,44%); per l’Asl del Medio Campidano l’adesione per i MMG è stata di 18 (su 54) ovvero il 33,3% e per la continuità assistenziale di 4 (su 59) ovvero il 6,77%. Per l’Asl 7 del Sulcis il dato è di 2 adesioni (su 75) per i medici di famiglia (2,66%) e di 4 (su 96) medici di continuità assistenziale (4,16%); infine, per l’Asl 8 di Cagliari si sono contate 32 adesioni (su 341) relative ai medici di famiglia (9,38%) e 12 (su 159) sui medici di continuità assistenziale (7,54%). Per la giornata del 26 ottobre i numeri sono pressoché sovrapponibili a quelli della giornata precedente”.
“Oltre ciò - aggiunge Doria -, ne approfitto per ricordare che nell’occasione del tavolo di concertazione con le sigle sindacali dei MMG che ho riunito per definire l’Accordo integrativo regionale (Air), che ricordo è fermo dal 2010 e che spero di chiudere in tempi brevi, si è arrivati a convergere su diverse richieste presentatemi che darà risposte alle istanze dei medici stessi. Per l’Air abbiamo stanziato nel collegato alla finanziaria (inserisci link: https://www.quotidianosanita.it/sardegna/articolo.php?articolo_id=116594) venti milioni di euro l’anno, con una programmazione pluriennale. Abbiamo inoltre incrementato le risorse per integrare i compensi di chi accetta di prestare servizio nelle zone disagiate, ossia nei territori in cui si registrano le carenze più elevate e che non devono rimanere escluse dall’assistenza sanitaria. Sono comunità che hanno tutto il diritto di avere i propri medici”.
“Inoltre, raccogliendo le segnalazioni sulle difficoltà di disbrigo della burocrazia, ho richiesto a tutte le Asl di attivarsi per un ufficio esclusivamente dedicato alla semplificazione amministrativa a supporto dei medici. Annovero in ultimo, approvato sempre nella legge del collegato pubblicata sul buras qualche giorno fa, la cancellazione dell’obbligo di certificazione per il rientro a scuola che interviene ad agevolare il lavoro dei MMG, così come, con le risorse del Pnrr, stiamo potenziando la digitalizzazione del sistema regionale” – conclude l’assessore.
Elisabetta Caredda
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