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Giovedì 26 OTTOBRE 2023
Foggia. Mmg devono risarcire la spesa per prescrizioni richieste dallo specialista per le dimissioni? La Asl smentisce e chiarisce
La denuncia dello Smi su segnalazione di alcuni medici. La Asl spiega che si tratta delle normali attività di verifica sull’appropriatezza delle prescrizioni dei mmg sulla base di obiettivi di budget: “I medici vengono convocati per audit di confronto in cui hanno ampia possibilità di giustificare il suo comportamento prescrittivo”. Ma se il medico non i presenta all’audit, al medico viene inviato l’invito al pagamento per la spesa extra accertata.
La Asl di Foggia chiede ai medici di famiglia di rimborsare la spesa sostenuta dal Servizio sanitario nazionale per alcuni farmaci prescritti ad alcuni pazienti dopo le dimissioni ospedaliere su richiesta dello specialista ospedaliero che non ne aveva disponibilità nella struttura. A denuncialo è il Sindacato medici italiani (Smi) di Puglia che ha inviato una nota all'assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, e al governatore Michele Emiliano.
“Alcuni giorni fa - scrive l'Ansa riportando le parole del segretario regionale Smi, Francesco Pazienza - ad alcuni medici di famiglia è arrivata una Pec, a nome della Asl Foggia firmata da due dirigenti amministrativi, che chiedono ai medici di famiglia il rimborso di somme di denaro per le prescrizioni di farmaci prescritti gratuitamente ai cittadini malati. All'assessore Palese chiediamo cosa ne pensa e al presidente Emiliano, e alla politica tutta, di esprimersi. Questo, così come l'episodio delle multe ai colleghi ospedalieri che hanno lavorato oltre il proprio orario di lavoro, ci danno, sempre di più, la percezione che i medici lavorano per un sistema ormai ostile e che aumenta situazioni di grave disagio visti i conflitti con l'amministrazione sanitaria regionale".
Il sindacato annuncia di aver dato mandato agli avvocati "per tutelare i medici". "Lo diciamo chiaramente - aggiunge Pazienza - non siamo disponibili a restituire somme determinatesi per prescrizioni indotte. Siamo convinti che non si può e non si deve chiedere ai medici di rispondere della mancata applicazione delle direttive e dei regolamenti in vigore".
Sulla questione è intervenuta la Asl di Foggia, esprimendo la propria posizione sulla vicenda in una lunga nota. “Si precisa innanzitutto – scrive la Asl - che le Aziende Sanitarie pugliesi sono obbligate a potenziare, in ambito territoriale, attraverso i propri uffici aziendali e distrettuali competenti (ivi compresi i servizi farmaceutici) le attività di verifica sull’appropriatezza delle prescrizioni emesse da parte dei Medici di Medicina Generale - MMG al fine di assicurare l’attività di farmacosorveglianza e di controllo della spesa farmaceutica. In tal senso sono stati assegnati alle singole Aziende del S.S.R. i tetti di spesa e gli obiettivi di budget sulla spesa farmaceutica, convenzionata e diretta, accompagnati da disposizioni finalizzate ad incentivare le attività di self audit da parte dei MMG mediante l’implementazione sul sistema direzionale Edotto di una specifica reportistica per singolo medico di “Scheda medico sui farmaci”, che consente sia la restituzione dei dati ai MMG che i confronti con le medie provinciali, Regionali e Nazionali”.
Nel dettaglio, prosegue la nota, “al fine di dare attuazione alle disposizioni emanate dalla Giunta Regionale in materia di razionalizzazione della spesa farmaceutica convenzionata, la DGR n°511 del 17/4/23, verificato il mancato rispetto del tetto di spesa imposto alla Puglia dal MEF (pari al 7% del FSR), assegna alla ASL FG un obiettivo minimo di risparmio pari a circa 7,5 milioni di euro per l’anno corrente, indicando anche le specifiche categorie terapeutiche da sottoporre a stringente monitoraggio. Recependo le indicazioni regionali la ASL Foggia ha deliberato un Piano Operativo sul contenimento della spesa farmaceutica che assegna ai medici di medicina generale un preciso budget di spesa, ponderato sul numero degli assistiti e sull’incidenza di induzione di spesa del singolo medico. Strumento cardine dell’operatività di controllo è l’audit con i medici a maggiore impatto prescrittivo, finalizzato, mediante il positivo confronto con i medici ed i farmacisti della ASL, a migliorare l’appropriatezza prescrittiva che, come evidenziato dai dati di monitoraggio regionale, è conditio sine qua non per il contenimento della spesa farmaceutica stessa”.
“Nulla c’entra quindi – chiarisce la Asl - la prescrizione di farmaci alle dimissioni o la presunta induzione alla prescrizione di specialisti ospedalieri, cosi come non è veritiera l’indicazione “...a pagare di tasca propria..” i farmaci. Il Piano Operativo sul Contenimento della Spesa Farmaceutica della ASL Foggia attua uno stringente monitoraggio del rispetto del budget mensile assegnato al singolo medico e prevede la sua convocazione ad audit di confronto quando gli indicatori di spesa sono molto al di sopra della media. Negli incontri il medico ha ampia possibilità di giustificare il suo comportamento prescrittivo confrontandosi sull’osservanza delle linee guida scientifiche e/o correlandolo a particolari esigenze terapeutiche dei propri assistiti”.
La Asl ricorda, poi, che nel corso del 2023, sui circa 450 medici operanti sul territorio, sono stati circa 150 quelli convocati ad audit “e tutti hanno mostrato vivo apprezzamento per le iniziative poste in essere che hanno l’intento di analizzare quelle aree terapeutiche a forte impatto di spesa, in cui il miglioramento è sicuramente possibile, come dimostrato dai dati.Negli audit vengono indicati precisi ambiti di prescrizione suggestivi di miglioramento e il medico viene seguito nei mesi successivi per una verifica congiunta del proprio operato a sua garanzia, con il supporto dei servizi ASL. Convinzione della Direzione Strategica dell’Azienda è che solo il rafforzamento della collaborazione istituzionale può portare a risultati positivi e, quindi, gli audit con i medici a forte impatto di spesa sono strumento indispensabile per il contenimento della spesa stessa”.
“Perno principale dell’attività descritta – prosegue la Asl - è la collaborazione/confronto sulle ragioni che sostengono la specifica terapia farmacologica per il singolo paziente sottesa alla relativa spesa farmaceutica. Tanto premesso, alcuni medici ad alto impatto di spesa, pur convocati ufficialmente dal Direttore Generale, hanno declinato la propria partecipazione agli incontri ed hanno scelto di non presentarsi agli audit”.
“La Direzione Strategica della ASL Foggia – si legge ancora nella nota - ha trasmesso le risultanze degli audit con i MMG fuori media aziendale alla Direzione del Distretto Socio Sanitario di competenza territoriale con l’indicazione precisa, preso atto dell’assenza non giustificata di qualche medico all’audit stesso, di comunicare formalmente agli stessi l’accertamento effettuato sulle prescrizioni anomale e l’invito al pagamento del relativo importo con causale “addebito spesa farmaceutica”. Il MMG interessato è stato inoltre invitato a prendere visione del procedimento che lo riguarda presso il Dipartimento Farmaceutico ovvero a presentare memorie e controdeduzioni scritte. Va sottolineato che sulla totalità dei medici convocati, i MMG oggetto di tale procedura rappresentano una quota esigua (6 nel Distretto di Foggia città) e che la maggior parte dei medici ha apprezzato l’iniziativa, interpretandola nel modo corretto: trasparenza ed equità nelle valutazioni e maggiore garanzia del medico”.
“E’ necessario inoltre chiarire – conclude la nota - che le analisi di spesa discusse negli incontri/audit riguardano un ampio arco temporale (primo semestre 2023) e non sono relative a situazioni puntuali, come le citate prescrizioni post-dimissioni, ma inquadrano il comportamento prescrittivo generale del medico su classi di farmaci come: biosimilari, vitamina D, gastroprotettori, in cui la scelta di specialità medicinali identiche ma a basso costo, forme farmaceutiche o formulazioni a minor costo, garantisce al contempo il medesimo accesso del cittadino al farmaco, realizzando notevoli risparmi sulla spesa sanitaria pubblica”.
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