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Giovedì 19 OTTOBRE 2023
Cure primarie. Riccardi: “Indispensabili e da telemedicina e scienza nuove potenzialità”

L’assessore, intervenendo a un convegno promosso dall’Argenzia regionale di coordinamento per la salute, ha evidenziato il ruolo delle cure primarie, anche in un contesto in cui la salute non può essere intesa solo come assenza di malattia. Ma per cogliere i vantiaggi della telemedicina e dei passi avanti fatti dalla scienza e dalla ricerca in campo medico occorre “un’alfabetizzazione del cittadino e uno sforzo del professionista della salute”.

“Le cure primarie sono uno dei punti più importanti, in particolare per quanto riguarda la sanità territoriale: rappresentano il primo gradino di risposta ai bisogni di salute delle persone”. Lo ha detto l'assessore con delega alla Salute del Fvg, Riccardo Riccardi, al congresso regionale della medicina generale ‘Buon uso degli antibiotici nelle cure primarie’, organizzato dall’Argenzia regionale di coordinamento per la salute (Arcs).

“La salute, intesa come benessere non solo fisico e assenza di malattia, ma come benessere generale di una comunità, quindi anche mentale e psicofisico, è strettamente correlata alle mutazioni del clima, alla trasformazione del territorio e alle dinamiche economiche: non esiste benessere economico senza salute e viceversa. Variabili importanti di cui dobbiamo tenere conto in un contesto che non è solo regionale né nazionale, ma coinvolge il pianeta”, ha proseguito l’assessore. “Questo vale in particolare per il Fvg, Regione che confina con due Stati”, ha sottolineato Riccardi.

Rispetto alle cure primarie territoriali, al convegno sono state affrontate le tematiche della telemedicina e dell’impiego delle nuove tecnologie per raggiungere le persone, in particolare, che vivono in zone scarsamente antropizzate e popolate, come le aree della montagna del Friuli Venezia Giulia. “Le nuove strumentazioni di cui disponiamo oggi, unite agli straordinari passi avanti fatti dalla scienza e dalla ricerca in campo medico - ha proseguito Riccardi - ci permettono di dare risposte di salute al cittadino a distanza, come dimostrano gli esempi collaudati in altri Paesi, come Svezia e Finlandia. Questo presuppone un’alfabetizzazione del cittadino e uno sforzo del professionista della salute”.

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