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Mercoledì 18 OTTOBRE 2023
Cnoas. Si dimette il presidente Gazzi: “Continuerò  ad essere un assistente sociale”

“Mi dimetto perché sono consapevole che non avrei avuto sufficienti energie e tempo per adempiere al ruolo di presidente con la forza, la costanza, la dedizione che quel ruolo richiede e che ho sempre cercato di mettere in ciò che abbiamo fatto in questi anni” ha scritto in una lettera chiosando: “Finisco di essere presidente, continuerò ad essere un Assistente Sociale“.

“Care e cari, da oggi non sono più il Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, ma oggi e per gli anni che verranno, resto un Assistente Sociale. Dodici anni di Cnoas e quasi 20 di attività ordinistica, un’esperienza bellissima! Un onore per me aver rappresentato tutti noi per quasi otto anni al vertice del nostro Ordine. Da oggi torno ad essere quello che sono sempre stato, mi dimetto e mi dedicherò alla professione in altri luoghi e progetti”.

È quanto scrive il presidente del Cnoas Gianmarzo Gazzi, annunciando le sue dimissioni.

“Mi dimetto – scrive – per correttezza nei confronti di tutti. Nuovi compiti e prospettive, anche compatibili con l’incarico rivestito finora, mi portano a fare una scelta importante, una di quelle non facili da prendere, ma necessarie. Mi dimetto perché sono consapevole che non avrei avuto sufficienti energie e tempo per adempiere al ruolo di presidente con la forza, la costanza, la dedizione che quel ruolo richiede e che ho sempre cercato di mettere in ciò che abbiamo fatto in questi anni.

Anni importanti, per me, ma credo per tutta la nostra difficile e affascinante professione. Grazie dunque a voi che con il vostro lavoro quotidiano avete dimostrato che senza le e gli assistenti sociali, il nostro Paese è più diseguale. Siamo, da sempre, dalla parte di chi non ha parte, siamo la pelle delle istituzioni, il primo baluardo contro le ingiustizie sociali e le violazioni dei diritti”.

Lascio ai colleghi del Cnoas il compito di proseguire dando continuità all’azione politica, eleggendo presto la o il Presidente che interpreti al meglio il futuro che ci aspetta. Un futuro ricco di opportunità, che deve vederci ancora protagonisti e attori di cambiamento, come abbiamo dichiarato e promesso agli Stati Generali della Professione”.

“Finisco di essere presidente, continuerò ad essere un Assistente Sociale” conclude .

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