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“Proprio al fine di valorizzare la figura dello psicologo nell'ambito dell'assistenza primaria, fino a prevedere l'istituzione della figura professionale dello psicologo di base, sono stati, come ha ricordato, presentati, in sede parlamentare, diversi disegni di legge. Assicuro che per tutti gli aspetti di competenza, il mio Dicastero, allo scopo di definire gli interventi maggiormente appropriati, con particolare riguardo ai necessari requisiti formativi dei professionisti interessati, effettuerà ogni necessario approfondimento che possa consentire di addivenire a un testo normativo che sia condiviso in maniera sinergica a livello parlamentare e governativo, tenendo conto degli sviluppi in essere negli ambiti della riorganizzazione della medicina territoriale e della gestione dei servizi per la salute mentale”. Lo ha specificato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci rispondendo ad un’interrogazione di Noi Moderati. La risposta integrale del Ministro Schillaci. Grazie, Presidente. Con riferimento alle questioni sollevate dagli onorevoli interroganti, vorrei sottolineare che, allo scopo di prevenire il disagio psicologico e contrastarne le patologie, il Ministero della Salute ha intrapreso e sta implementando numerosi interventi, con specifici finanziamenti per le attività progettuali, per sperimentare strategie di intervento sempre più efficaci. La cornice normativa e programmatica di riferimento è il Piano nazionale di azione per la salute mentale del 2013, che evidenzia i bisogni della popolazione nell'ambito della salute mentale e dedica un'attenzione particolare ai disturbi neuropsichici in infanzia e adolescenza. Ritengo doveroso richiamare anche le linee di indirizzo sui disturbi neuropsichiatrici e neuropsichici dell'infanzia e dell'adolescenza adottate nel luglio del 2019 con intesa in Conferenza unificata. Inoltre, il Ministero della Salute, attraverso il finanziamento del progetto del CCM “Effetti dell'emergenza pandemica COVID-19 sui minori di età: strategie di prevenzione e contrasto delle problematiche di salute mentale e delle dipendenze”, sta definendo azioni coordinate per la prevenzione e promozione della salute mentale per il contrasto alle dipendenze. Tali azioni includeranno interventi a supporto della popolazione minore di età e interventi mirati per i soggetti a maggior rischio. Per promuovere il benessere psicologico anche in ambito scolastico e universitario, il Ministero della Salute ha stipulato con il Ministero competente, dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, un protocollo d'intesa per garantire l'integrazione degli interventi per la tutela e la promozione della salute e del benessere psicofisico per la realizzazione di iniziative di informazione e sensibilizzazione. A ciò si aggiunga che anche con l'entrata in vigore dell'articolo 33, comma 6-bis, del decreto-legge 25 marzo 2021, n. 73, è stato istituito, nello stato di previsione del Ministero della Salute, un fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2021 e per il 2022, destinato alla promozione del benessere della persona e finalizzato a favorire l'accesso ai servizi psicologici delle fasce più deboli della popolazione, con priorità per i pazienti affetti da patologie oncologiche, nonché per il supporto psicologico a bambini e adolescenti. In merito a questo stanziamento, mi sono adoperato per consentire l'estensione di un ulteriore anno delle menzionate iniziative, permettendo la prosecuzione dei percorsi di cura intrapresi. Con particolare riferimento, poi, alla proposta relativa all'introduzione della figura dello psicologo di base, segnalo che diverse regioni hanno provveduto a disciplinare i servizi di psicologia territoriale, promuovendo la figura dello psicologo nell'ambito dell'assistenza primaria. Il decreto ministeriale n. 77 del 2022 delinea un modello di intervento integrato e multidisciplinare nell'assistenza territoriale, con un ruolo attivo dello psicologo. Proprio al fine di valorizzare la figura dello psicologo nell'ambito dell'assistenza primaria, fino a prevedere l'istituzione della figura professionale dello psicologo di base, sono stati, come ha ricordato, presentati, in sede parlamentare, diversi disegni di legge. Assicuro che per tutti gli aspetti di competenza, il mio Dicastero, allo scopo di definire gli interventi maggiormente appropriati, con particolare riguardo ai necessari requisiti formativi dei professionisti interessati, effettuerà ogni necessario approfondimento che possa consentire di addivenire a un testo normativo che sia condiviso in maniera sinergica a livello parlamentare e governativo, tenendo conto degli sviluppi in essere negli ambiti della riorganizzazione della medicina territoriale e della gestione dei servizi per la salute mentale. La replica di Maurizio Lupi. Grazie, signor Presidente. Il Ministro ha fatto bene, nella sua risposta, a ricordare puntualmente l'attenzione a questo tema, che riguarda trasversalmente tutti, tanto più dopo il periodo che abbiamo attraversato. Quello su cui noi insistiamo, e sappiamo che è la sfida che lo stesso Ministro e questo Governo hanno, è che alla fine di questa legislatura ci presentiamo con una rivisitazione, con una revisione del modello sanitario, che è affidato ovviamente alle regioni, ma che vede nell'unità nazionale e nel Governo anche la possibilità di elencare e enucleare linee guida. Da questo punto di vista, è evidente che non servono solo interventi puntuali, ma occorre impegnarsi, nel rapporto Parlamento e Governo, a che questo tipo di riforma possa essere fatta. Ha fatto bene a ricordare ormai le 7 regioni che si stanno, con autonomia, impegnando in ciò, ma credo che proprio per questo sia necessario - ed è il lavoro parlamentare che stiamo facendo -, partendo dalla medicina territoriale, ripensare ad un modello in cui la medicina di base possa vedere anche la prima figura, che è quella dello psicologo di base. Non stiamo parlando dello psichiatra o degli interventi successivi, stiamo parlando esattamente di una figura che, insieme a quella del medico di famiglia, può accompagnare proprio in un presidio territoriale le difficoltà, tra l'altro, delle fasce più deboli. E dalle ricerche che abbiamo visto e che lei conosce molto bene, perché ne abbiamo più volte parlato e si è discusso di questo, la questione riguarda esattamente i giovani, le persone disoccupate, quelle che, poi, non possono permettersi di pagare una cura primaria periodica, quale quella dello psicologo. Proprio per questo noi insistiamo ed è proprio per questo che siamo sicuri che il Governo, insieme con il Parlamento, possa arrivare a un traguardo che - e concludo, signor Presidente – non sostituendosi alle regioni, ma dando un segnale molto chiaro: la cura della salute è integrale per la persona; non è solo quella fisica, ma appartiene anche a quell'altra sfera, psichica, fondamentale per tutti noi. Ed è per questo che abbiamo il dovere di andare in questa direzione.
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Mercoledì 18 OTTOBRE 2023
Psicologo di base. Ministero: “Effettueremo ogni necessario approfondimento che possa consentire di addivenire a un testo normativo che sia condiviso”
Lo ha specificato il Ministro della Salute rispondendo ad un’interrogazione di Noi Moderati. “Assicuro che per tutti gli aspetti di competenza, il mio Dicastero, allo scopo di definire gli interventi maggiormente appropriati, con particolare riguardo ai necessari requisiti formativi dei professionisti interessati, effettuerà ogni necessario approfondimento che possa consentire di addivenire a un testo normativo che sia condiviso in maniera sinergica a livello parlamentare e governativo”,
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