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“Al governo ci siamo trovati a gestire la pandemia e abbiamo assaggiato la difficoltà di dover ragionare ogni giorno con venti sistemi regionali diversi: un’impresa mastodontica. Abbiamo dovuto andare avanti con il sistema che avevamo, ma abbiamo immediatamente compreso i limiti della regionalizzazione del sistema sanitario. Dobbiamo riconoscere che l’Italia non è un Paese unito, che nascere in Calabria o in Toscana, in Campania o in Emilia-Romagna vuol dire avere aspettative differenti e sperequazioni territoriali inaccettabili. E cosa fa il governo? Invece di chiedersi se siamo andati nella direzione giusta, spinge in quella stessa direzione, continuando con l’autonomia differenziata e con la frammentazione del Paese. Noi lo diciamo chiaramente: o mettiamo mano alla riforma del Titolo V della Costituzione o non si va da nessuna parte. Il fallimento è sotto gli occhi di tutti. Ma quello che è interessa, forse, è solo il clientelismo regionale e la possibilità di manovrare consenso”. Lo scrive in una nota il Vicepresidente del Movimento 5 Stelle Riccardo Ricciardi, intervenuto in Aula alla Camera in occasione della dichiarazione di voto sulla mozione a prima firma Quartini a salvaguardia del Servizio sanitario nazionale. “Riportare la gestione della sanità sotto il controllo dello Stato – prosegue Ricciardi – sarebbe fondamentale soprattutto per i più fragili, quelli che il governo ha preso di mira. Milioni di persone che oggi rinunciano a curarsi, mentre i ricchi possono continuare a farlo senza problemi. Sulle liste d’attesa, il governo delega al privato la risoluzione di un problema che sicuramente non risolverà. Ammettiamo che andiamo verso un sistema sanitario privato, senza fingere di mantenere una parvenza di servizio pubblico. Non concordo con chi dice che il governo è incapace, semplicemente ha una missione ben precisa: smantellare il pubblico e favorire gli interessi privati. In questo sono capacissimi. Ed è triste la messinscena di Meloni, che fugge dalle domande in conferenza stampa, perché di fronte al giochino contrabile che ci ha propinato la premier qualche giornalista avrebbe potuto chiederle che effetto devono avere tre miliardi in più di fronte al 10% di inflazione. È una truffa contabile, sui numeri, che è davvero irrispettosa del dibattito pubblico. Intanto ai medici e agli infermieri, che tutti noi abbiamo chiamato eroi e che, quando sono sopravvissuti, hanno avuto ricadute psicologiche incredibili, si chiede di lavorare ancora di più, come se non fossero già al collasso. Abbiamo bisogno di togliere il tetto alle assunzioni dei medici, non della detassazione degli straordinari. Il tempo per la manutenzione ordinaria in sanità non esiste più e il governo non solo non fa manutenzione ordinaria, ma non interviene proprio. Dobbiamo continuare a parlare di questo e ricordare alla maggioranza ancora una volta che il Paese reale, fuori da queste Aule, sta letteralmente morendo di malasanità e loro non fanno nulla” conclude Ricciardi.
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Mercoledì 18 OTTOBRE 2023
Manovra. Ricciardi (M5S): “Meloni fa truffa contabile e smantella Ssn, riformare titolo V”
Le parole del Vicepresidente del Movimento 5 Stelle Riccardo Ricciardi, intervenuto in Aula alla Camera in occasione della dichiarazione di voto sulla mozione a prima firma Quartini a salvaguardia del Servizio sanitario nazionale.
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