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Nel Lazio partiranno lunedì 2 ottobre la campagna vaccinale antinfluenzale, “rivolta prevalentemente agli over 60, alle persone fragili e ai bambini fino ai 6 anni”, e la campagna anti-polmonite pneumococcica «a favore soprattutto degli anziani». Lo annuncia la Regione, sottolineando che “la macchina organizzativa è stata pianificata prima dell'estate ed è pronta a entrare in funzione, confermando il Lazio tra le Regioni leader della vaccinazione. La nostra Regione, infatti - si legge in una nota - risulta tra le prime in Italia ad aver acquistato le dosi a sostegno della campagna antinfluenzale, per la quale sono disponibili 1 milione e 325mila vaccini dallo scorso maggio”. Il Lazio, precisa la Regione, “garantirà la somministrazione delle dosi soprattutto grazie al lavoro essenziale e nevralgico svolto dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e dalle farmacie. I cittadini potranno recarsi anche nei punti di vaccinazione predisposti dalle Asl, dalle aziende ospedaliere, da Ares 118, dai policlinici e dagli Irccs”. Sarà “un'importante mobilitazione» che vede in campo 140 centri vaccinali gestiti dalle Asl, oltre alla partecipazione di circa 3.900 medici di famiglia, 470 pediatri di libera scelta, 500 farmacie e 20 strutture accreditate”. “Grazie a una rete efficace e radicata, e a un'ampia disponibilità di tutte le specialità vaccinali anti-pneumococciche, a Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti e nelle rispettive province - conclude la nota - sarà inoltre possibile vaccinarsi per prevenire la polmonite pneumococcica, un'infezione grave, molto diffusa e frequente, soprattutto tra gli over 60 e gli anziani”.
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Giovedì 28 SETTEMBRE 2023
Influenza: nel Lazio vaccinazioni dal 2 ottobre
La somministrazione delle dosi sarà garantita soprattutto “grazie al lavoro essenziale e nevralgico svolto dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e dalle farmacie. I cittadini potranno recarsi anche nei punti di vaccinazione predisposti dalle Asl, dalle aziende ospedaliere, da Ares 118, dai policlinici e dagli Irccs”.
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