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Giovedì 21 SETTEMBRE 2023
Covid. La Commissione parlamentare non indagherà più su stato di emergenza, Dpcm e obblighi. Ecco il testo modificato pronto per l’esame del Senato

Nel corso dell'esame in Commissione Sanità al Senato sono state in parte stralciate le lettere t) e v) dell'articolo 3 riguardante i compiti della Commissione. Stato di emergenza, Dpcm e restrizioni presi di mira ripetutamente dalle attuali forze di maggioranza nel corso degli ultimi anni non saranno quindi più oggetto d'indagine. Una volta ottenuto il via libera dall'aula, sarà a quel punto necessario un ulteriore passaggio alla Camera per la conversione in legge. Ecco il testo modificato ricostruito da Quotidiano Sanità. IL TESTO

Parziale dietro front sul testo che punta ad istituire una commissione di inchiesta parlamentare sulla gestione dell'emergenza Covid. Rispetto a quanto approvato lo scorso luglio alla Camera sono state infatti apportate alcune modifiche nel corso dell'esame in commissione Sanità al Senato. Più nel dettaglio, sono state in parte stralciate le lettere t) e v) dell'articolo 3 riguardante i compiti della Commissione.

Di conseguenza questa non avrà più il compito di indagare "eventuali obblighi e restrizioni carenti di giustificazione in base ai criteri della ragionevolezza, della proporzionalità e dell'efficacia, contraddittori o contrastanti con i princìpi costituzionali" ma si limiterà a valutare il fondamento scientifico delle misure di contenimento. E non dovrà "valutare la legittimità della dichiarazione dello stato di emergenza e delle relative proroghe nonché dell'utilizzo dello strumento della decretazione d'urgenza".

Stato di emergenza, Dpcm e restrizioni presi di mira ripetutamente dalle attuali forze di maggioranza nel corso degli ultimi anni non saranno quindi più oggetto d'indagine. Questo quanto si evince dal testo del disegno, ricostruito da Quotidiano Sanità, così come modificato nel corso dell'esame in X Commissione a Palazzo Madama. Una volta ottenuto il via libera dall'aula, sarà a quel punto necessario un ulteriore passaggio alla Camera per la conversione in legge.

Giovanni Rodriquez

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