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"Sia le Regioni che il ministro della Salute, Orazio Schillaci, chiedono almeno 4 miliardi per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Le risorse servono però per coprire l'inflazione con 2 miliardi e il costo del payback dei dispositivi medici con 1 miliardo, quindi ne resta solo uno per coprire tutte le altre necessità, a partire dal risolvere il tema dell'attrattività del personale sanitario (con migliori stipendi e migliori prospettive di carriera), affrontare la questione delle liste d'attesa e della medicina del territorio. E' evidente quindi che 4 miliardi sono pochi, ma da ex ministro dico sinceramente: magari ci fossero". Lo scrive su Facebook Beatrice Lorenzin, vicepresidente dei senatori del Pd ed ex ministro della Salute.
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Lunedì 18 SETTEMBRE 2023
Verso la manovra. Lorenzin (Pd): “Per la sanità 4 miliardi sono pochi, ma magari ci fossero”
"Le risorse servono però per coprire l'inflazione con 2 miliardi e il costo del payback dei dispositivi medici con 1 miliardo, quindi ne resta solo uno per coprire tutte le altre necessità, a partire dal risolvere il tema dell'attrattività del personale sanitario, affrontare la questione delle liste d'attesa e della medicina del territorio. E' evidente quindi che 4 miliardi sono pochi, ma da ex ministro dico sinceramente: magari ci fossero". Così Lorenzin su Facebook.
"Per le liste d'attesa - si legge nel post - la soluzione ventilata dalla maggioranza di incrementare la spesa sulla sanità privata per la condivisione le agende, per di più già prevista per legge, non risolve il tema, anzi rischia di trascurare la seria necessità di impedire il continuo depauperamento della sanità pubblica che, dalla prevenzione fino alla medicina d'urgenza, va necessariamente potenziata. Bisogna supportare le strutture pubbliche e la quantità di prestazioni erogate e per far ciò le nozze con i fichi secchi non possiamo farle".
"Quali sono le priorità sul recupero delle liste d'attesa che vuole raggiungere il Governo? Quante ore aggiuntive di prestazioni erogate devono essere garantite? - chiede Lorenzin -. Bisogna stabilire compiti ed obiettivi - conclude - così da comprendere lo sforzo economico da mettere in campo. Detassare gli straordinari come proposto può essere una strada, che ricordo necessita comunque di coperture finanziarie, ma certamente non risolve il problema".
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