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Martedì 12 SETTEMBRE 2023
Pd Lombardia: “No a forzature sul referendum sulla sanità” 

“Se l’Aula votasse l’inammissibilità dei referendum regionali abrogativi in merito al governo della sanità lombarda, in particolare al principio della equivalenza tra sanità pubblica e sanità privata, si compirebbe una grave forzatura e auspichiamo che questo non accada, anzi, che la parola venga restituita all’Ufficio di presidenza che possa deliberare in modo più ponderato”. Oggi i consiglieri chiamati al voto sui tre quesiti.

“Se l’Aula votasse l’inammissibilità dei referendum regionali abrogativi in merito al governo della sanità lombarda, in particolare al principio della equivalenza tra sanità pubblica e sanità privata, si compirebbe una grave forzatura e auspichiamo che questo non accada, anzi, che la parola venga restituita all’Ufficio di presidenza che possa deliberare in modo più ponderato”.

Lo hanno dichiarato ieri in una nota i consiglieri regionali del Pd lombardo Emilio Del Bono e Jacopo Scandella, componenti di minoranza dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale con le cariche di vicepresidente e consigliere segretario.

Oggi il voto
Nella seduta del Consiglio regionale di oggi, stando all’ordine del giorno, i consiglieri saranno chiamati a votare a maggioranza in merito all’ammissibilità di tre quesiti referendari depositati da un comitato composto da associazioni, sindacati e cittadini che mirano ad abrogare alcune parti della legge sanitaria regionale.

Si è arrivati al voto dell'Aula “poiché l’ufficio di presidenza del Consiglio, riunitosi il 25 di agosto – concludono gli esponenti dem - non ha raggiunto l’unanimità in merito all’ammissibilità, con una spaccatura tra i componenti di maggioranza, contrari, e quelli di minoranza, favorevoli”.

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