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Venerdì 26 OTTOBRE 2012
Manifestazione del 27 ottobre. L’adesione di Carlo Lusenti

Per l'assessore alla Sanità dell'Emilia Romagna "il convergere della forza dello stato di necessità, che detiene il Governo per guidare il Paese in questa durissima crisi, non deve produrre come unico effetto l’arretramento del più fondamentale diritto della persona: essere curati senza distinzione o pregiudizio".

Voglio esprimere la mia più forte solidarietà alle ragioni della vostra protesta.
E la ragione vera è che bisogna sostenere chi ha il coraggio di dire la verità.
Ed è esattamente una verità inconfutabile, ma misconosciuta e svalutata quella che voi sostenete: il Servizio Sanitario, nazionale e pubblico, è uno dei valori più solidi del nostro Paese, un elemento di garanzia umana, civile, costituzionale, fondamento di coesione sociale, senza del quale i diritti individuali più basilari non verrebbero garantiti e l’interesse collettivo sarebbe gravemente impoverito.

Nessuno come noi vede limiti, difetti, inefficienze e anche clientele e malaffare che inquinano il mondo della sanità. E, per orgoglio e passione in ciò che facciamo, nessuno è più intransigente di noi nel pretendere indagini, controlli, sanzioni, pulizia morale.

Ma sappiamo distinguere, sappiamo giudicare e valutare costi economici e sociali, efficacia ed equità, in un confronto internazionale.
Sappiamo riconoscere lo straordinario valore della competenza e della dedizione di centinaia di migliaia di professionisti della sanità italiana.
Riconosciamo pregiudizi, ideologismi, aneddoti portati a sistema, luoghi comuni strumentalizzati da interessi che vedono la sanità come un mercato, in cui gli utili sono privati, i costi pubblici, i diritti delle persone un inutile appesantimento burocratico e il valore del lavoro e della responsabilità una variabile da saldare al massimo ribasso.

E’ una battaglia civile, culturale e politica quella che va combattuta. Che voi combattete.

E il primo obiettivo sono le scelte sbagliate e pericolose fatte dai Governi succedutisi negli ultimi due anni, che hanno inciso sulla sanità in modo cieco e lineare, insostenibile anche per i sistemi regionali più ricchi ed efficienti.

Il convergere della forza dello stato di necessità, che detiene il Governo per guidare il Paese attraverso questa durissima crisi, con la straordinaria debolezza della politica e degli amministratori pubblici, in parte meritata e in parte figlia dell’antico vizio italiano che considera lo Stato sempre il problema e mai la soluzione, non deve produrre come unico effetto l’arretramento del più fondamentale diritto di ciascuna persona: essere curati senza alcuna distinzione o pregiudizio.

Per questa strada cammineremo sempre insieme.

Carlo Lusenti
Assessore politiche per la salute Regione Emilia Romagna


     

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