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Mercoledì 26 LUGLIO 2023
Qualità dell’aria. Omceo Torino a sostegno della Direttiva Europea su nuovi limiti

Giustetto: “Crediamo che ulteriori interventi a difesa della sostenibilità ambientale non siano più rinviabili, sia a tutela della salute, perché l’European Environmental Agency stima che in Italia oltre 50.000 morti premature siano causate dall’inquinamento, sia a beneficio dello stesso sistema economico: al di là dei costi sanitari, i danni per le imprese e per i cittadini causati dall’emergenza climatica, dalla siccità alle alluvioni, sono evidenti”.

La nuova direttiva sulla qualità dell’aria proposta dalla Commissione europea, che contiene limiti più restrittivi per la misurazione di polveri sottili e di biossido di azoto e maggiormente adeguati alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, piace all’Omceo di Torino, in quanto “va nella direzione di prevenire ulteriori danni per la salute dei cittadini e di ridurre l’impatto negativo degli inquinanti sul mutamento climatico”, spiega l’Omceo in una nota.

Per questo l’Ordine dei medici, “in accordo con quanto fatto nei giorni scorsi dal Consiglio nazio-nale FNOMCeO”, sostiene la proposta della Commissione europea e chiede di mettere in atto con urgenza provvedimenti volti al contenimento delle emissioni.

“Recentemente alcune regioni del Nord Italia, Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, hanno chiesto all’Unione europea di rivedere le nuove soglie fissate dalla proposta, per i rischi che queste comporterebbero per le attività produttive e per la difficoltà nel rispettare tali limiti – sottolinea il presidente dell’Ordine Guido Giustetto -. Noi invece crediamo che ulteriori interventi a difesa della sostenibilità ambientale non siano più rinviabili, sia a tutela della salute, perché l’European Environmental Agency stima che in Italia oltre 50.000 morti premature siano causate dall’inquinamento, sia a beneficio dello stesso sistema economico: al di là dei costi sanitari, i danni per le imprese e per i cittadini causati dall’emergenza climatica, dalla siccità alle alluvio-ni, sono evidenti. Anche dal punto di vista dell’economia è meglio programmare e governare il cambiamento piuttosto che subirne i danni”, conclude Giustetto.

La direttiva proposta dalla Commissione europea prevede di raggiungere entro il 1° gennaio 2030 nuovi standard sulla media annua e sulla media giornaliera di Pm10 nell’aria e riduce il numero dei superamenti dei limiti consentiti in un anno. Introduce inoltre la misurazione della media giornaliera e l’istituzione di una soglia di superamenti annui anche per il Pm2,5 e per il biossido di azoto oltre ad abbassare la soglia della media annua da rispettare.

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