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Lunedì 24 LUGLIO 2023
Osteopati. Tar Lazio boccia ricorso dei fisioterapisti contro istituzione professione sanitaria

“La declaratoria dell'ambito di attività e delle funzioni caratterizzanti la professione dell'osteopata – si legge nella sentenza – rappresenta il prodotto di un’istruttoria approfondita e completa, nonché di una valutazione complessiva e accurata”. LA SENTENZA

Con la sentenza n. 12312/2023 i giudici amministrativi hanno dichiarato l’inammissibilità del ricorso con il quale i fisioterapisti avevano chiesto l’annullamento del Decreto del Presidente della Repubblica del luglio 2021 di recepimento dell’accordo tra Governo e Regioni sull’istituzione della professione sanitaria dell’osteopatia.

“La declaratoria dell'ambito di attività e delle funzioni caratterizzanti la professione dell'osteopata – si legge nella sentenza – rappresenta il prodotto di un’istruttoria approfondita e completa, nonché di una valutazione complessiva e accurata – affidata ai massimi organismi ed enti competenti in materia sanitaria e di istruzione - dei diversi interessi coinvolti e dei dati tecnico-scientifici rilevanti, volti ad assicurare il rispetto dei surrichiamati principi, specie in relazione alle competenze dei fisioterapisti”.

“L’eventuale sconfinamento all’atto dell’esercizio concreto della professione nell’alveo delle competenze normativamente attribuite ad altri professionisti – si precisa nella sentenza - rappresenta una circostanza che potrà rilevare dinanzi all’Ordine professionale di appartenenza, che sarà tenuto peraltro a garantire l’osservanza da parte dei professionisti iscritti all’albo delle norme dettate dall’ordinamento ai fini della formazione, accesso ed esercizio della professione, anche attraverso l’adozione di provvedimenti disciplinari, giungendo in ipotesi fino alla sospensione o cancellazione dall’albo, con conseguente preclusione dell’esercizio della professione”.

Una decisione molto chiara che conferma ancora una volta la specificità delle competenze della professione osteopatica”. È il commento che Paola Sciomachen, Presidente del ROI – Registro degli Osteopati d’Italia, ha fatto a margine della sentenza del TAR del Lazio.

“Il profilo professionale dell’osteopatia esce ancora più rafforzato da questa sentenza, ha aggiunto Paola Sciomachen. La Corte ha accolto integralmente le difese articolate dagli avvocati del ROI e auspichiamo che questa sentenza possa rappresentare un’ulteriore apertura al dialogo e all’integrazione delle diverse professionalità a favore della salute dei pazienti”.

“L’iter per l’attuazione della legge istitutiva dell’osteopatia procede. Attendiamo il decreto del Ministero dell’Università sul profilo formativo, che dalle recenti dichiarazioni, dovrebbe essere emanato in tempi brevi per procedere poi all’ultimo passaggio istitutivo della professione, quello delle equipollenze”, ha concluso.

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