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Giovedì 02 SETTEMBRE 2010
Federfarma, alle urne il 13 settembre. Con uno Statuto nuovo di zecca
L’assemblea generale del Sindacato dei titolari di farmacia, ha approvato ieri a larghissima maggioranza il nuovo testo dello Statuto. Molte le novità: innanzitutto quella del voto per l’elezione del presidente che sarà espresso dall’assemblea generale e non più solo dai rappresentanti del Comitato centrale
Tra poco più di dieci giorni la Federazione dei titolari di farmacia tornerà al voto: è infatti fissata per il prossimo 13 settembre l’elezione del presidente della Federfarma. Elezione che sarà contraddistinta da numerosi cambiamenti: primo tra tutti quello delle sue modalità.
A modificarle è il nuovo Statuto del Sindacato dei titolari approvato ieri dall’assemblea generale ad ampissima maggioranza: 229 voti a favore contro uno solo contrario.
Viene così a terminare il periodo di “turbolenza” degli ultimi mesi: i contrasti insorti in seno agli organi di governo del sindacato, sembrano essere stati appianati. Anche attraverso l’accurato restiling della bozza di statuto presentata a luglio.
Molte le novità. A cominciare dalla sostituzione del Comitato centrale e della giunta esecutiva. Resta il Consiglio di presidenza che sarà però ridotto a 11 componenti e affiancato da un Consiglio delle Regioni del quale faranno parte i 42 presidenti provinciali della Federfarma e del Sunifar.
Per quanto riguarda le elezioni, il voto per eleggere il presidente del Sindacato, non sarà più solo quello dei 51 componenti del Comitato centrale, bensì quello dell’intera assemblea generale.
Importante sottolineare come il presidente del Sunifar, cioè il rappresentante dei farmacisti rurali, sarà eletto solo con il voto di questi ultimi. E gli stessi rurali potranno contare, nel Consiglio delle regioni, su di un autonomo organismo che avrà specifica competenze sulle questioni che riguardano le farmacie rurali.
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