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Giovedì 20 LUGLIO 2023
Dico Sanità: Da un Board di altissimo livello in arrivo le “Raccomandazioni” per realizzare concretamente la rivoluzione digitale della sanità

Passano i mesi e mentre l’impalcatura complessiva del PNRR, soprattutto nelle parti più “core” riguardanti la sanità sembra scricchiolare, appare del tutto evidente che, al netto delle criticità come (per esempio) quella che riguarda il personale, il futuro della sanità non potrà che essere digitale.

La digitalizzazione potrà essere lo strumento chiave che permetterà un miglioramento della presa in carico del paziente, della gestione della patologia, perfino della prevenzione e della qualità della vita del cittadino. Tutto questo a patto che si riesca ad operare una profonda trasformazione della Sanità in termini di formazione, legislazione, organizzazione.

In tal senso sono in elaborazione finale le “Raccomandazioni” che il Board di esperti riunito nell’ambito del progetto Dico Sanità: Network di DIgitalizzazione COllaborativa - progetto promosso da Bayer, in collaborazione con Quotidiano Sanità e Telos Management Consulting e che vuole offrire un contributo di valore alla trasformazione organizzativa e digitale del nostro Sistema Salute - ha elaborato nell’ambito di un confronto iniziato a fine del 2022 per definire quali siano gli aspetti da implementare e quali i cambiamenti da attuare per favorire la transizione al digitale.

Le Raccomandazioni saranno presentate il prossimo ottobre a Roma nel corso di un Convegno dedicato alla digitalizzazione in sanità, alla presenza di istituzioni, società scientifiche, associazioni e membri apicali del Sistema Salute.

“La leva del digitale – sottolinea senza mezzi termini Mattia Altini, Direttore dell'Assistenza ospedaliera della Regione Emilia-Romagna - rappresenta un’opportunità straordinaria per rendere esigibile e possibile il DM 77. Senza questi strumenti che consentiranno ai comparti del sistema di parlarsi, tutto l'impianto della riforma della sanità territoriale rischia di non essere realizzabile”.





“Se da un lato risulta del tutto evidente come le Aziende sanitarie sentano molto forte la pressione di dover agire implementando fortemente la dimensione digitale mettendo in rete i propri professionisti e i cittadini – osserva quindi Giorgio Casati, Direttore Generale della Asl Roma 2 – e su questo, chi più chi meno stanno tutte lavorando, dall’altro abbiamo questo “Moloch” del PNRR che va a braccetto con il DM77, che se per certi versi rappresenta un'opportunità straordinaria perché evidentemente ci mette a disposizione delle risorse che fino a ieri non era possibile immaginare, di contro costituisce un elemento di freno oggettivo perché i tempi di realizzazione del Piano tre sono incompatibili con quella che la dinamica dei bisogni e l’evoluzione dei modelli di offerta.

Ci troviamo quindi in una sorta di limbo dove se è forte la necessità sviluppare ecosistemi digitali sostenibili all'interno delle nostre aziende, la possibilità di realizzare concretamente questa visione è fortemente condizionata da quelli che sono gli indirizzi di sistema che, per il momento, si concentrano soprattutto sulla dimensione di attuazione o realizzazione di oggetti fisici”.

Di qui la necessità, obiettivo di fondo del Progetto Dico, di metter mano ad un documento, di prossima pubblicazione, per contribuire fattivamente ad inquadrare questa dimensione con concretezza e capacità realizzativa.




“Ho più volte sottolineato – osserva quindi Carlo Nicora, Direttore Generale dell’Istituto Tumori di Milano - che la vera riforma non è il DM77. La vera riforma del terzo millennio è la sanità digitale che non è la telemedicina né l'informatizzazione, poiché l'introduzione della digitalizzazione a 360 gradi vuol dire pubblica amministrazione, sanità, istruzione. E la digitalizzazione sarà l’elemento che ci obbligherà, dentro la sanità, a cambiare il modo di lavorare.





Il Board del Progetto DICO Sanità – DIgitalizzazione COllaborativa in Sanità


Corrado de Rossi Re

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