quotidianosanità.it
E alla fine furono 76. È questo il numero dei componenti (definitivo?) del tavolo che dovrà portare alla revisione dei Dm 70 (standard assistenza ospedaliera) e Dm 77 (standard dell’assistenza territoriale). Ieri il Ministero della Salute ha infatti annunciato con una nota di aver adottato un nuovo decreto integrativo (il quarto in un mese e mezzo) a firma del Capo di Gabinetto Arnaldo Morace Pinelli che aggiorna i membri del tavolo che appunto sono saliti alla cifra monstre di 76 rispetto ai 52 della versione precedenti e ai 18 della seconda stesura. Sul tavolo com’è noto si sono scatenate moltissime polemiche prima perché mancavano nelle prime stesure membri di sesso femminile, poi per l’assenza degli Ordini e a cascata ogni assente dello sconfinato mondo sindacale e associativo di settore ha chiesto di farne parte a tal punto che è lo stesso Ministero nel suo comunicato di ieri ha rimarcar “un’estesa rappresentanza delle società scientifiche, federazioni, associazioni e sindacati nonché del mondo accademico, così da assicurare un articolato confronto”. Stesso Ministero che ha spiegato poi come “saranno costituiti sottogruppi di lavoro (saranno 5) per specifiche tematiche tecniche correlate ai due decreti e si prevede la possibilità inoltre di svolgere audizioni con ulteriori esperti e soggetti terzi”. Intanto oggi ci sarà la prima riunione di confronto nella speranza che questa specie di ‘parlamentino’ sanitario riesca a trovare una sintesi e a far marciare l’assistenza ospedaliera e territoriale nella stessa direzione. I lavori si dovranno concludere entro il 31 ottobre.
stampa | chiudi
Giovedì 20 LUGLIO 2023
Revisione Dm 70 e Dm 77. I componenti del tavolo ministeriale salgono a 76. Ecco tutti i nomi
Annunciata ieri dal Ministero della Salute una nuova versione del decreto a firma del Capo di Gabinetto Arnaldo Morace Pinelli che aggiorna i membri del tavolo che appunto sono saliti alla cifra monstre di 76. Oggi il primo incontro. I lavori si concluderanno il 31 ottobre. Ecco i componenti. IL DECRETO
© RIPRODUZIONE RISERVATA