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Martedì 18 LUGLIO 2023
Asl Roma 4. Al via rete di assistenza psicologica per sostenere i pazienti oncologici

Siglata delibera che istituisce una rete di assistenza psicologica per erogare cure non farmacologiche alle donne a rischio di sviluppo o con tumore alla mammella e ai famigliari minorenni di pazienti seguiti per cure palliative presso il Distretto 2 (Ladispoli, Cerveteri)

Nei giorni scorsi il Direttore Generale della Asl Roma 4, la dottoressa Cristina Matranga, ha siglato una delibera con la quale si va ad ampliare la rete di sostegno e cura dedicata ai pazienti oncologici e ai loro famigliari. L’atto dà avvio al progetto “Sostegno al Benessere in Oncologia” con il quale si istituisce una rete di assistenza psicologica per erogare cure non farmacologiche alle donne a rischio di sviluppo o con tumore alla mammella e ai famigliari minorenni di pazienti seguiti per cure palliative presso il Distretto 2 (Ladispoli, Cerveteri).

Il progetto, ispirato alle Linee Guida sull’assistenza psicosociale ai malati oncologici dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (2019), è stato realizzato in tandem dalla UOSD Oncologia, diretta dal dottor Mario D’Andrea, e la UOC Tutela Salute della donna, diretta dalla dottoressa Elena Gelmini.

“La delibera – ha spiegato la dottoressa Gelmini - riconosce l'importanza degli interventi non farmacologici per ridurre il distress psicologico legato alla malattia oncologica e prevede la presenza di psicologi nel percorso diagnostico-terapeutico del tumore al seno. Vista l’importanza dell’intervento e della ricaduta positiva che i percorsi psicoterapeutici hanno nel sostenere famigliari e pazienti abbiamo scelto di collaborare mettendo in campo i nostri specialisti presenti nei Consultori familiari al fine di poter accogliere queste donne e i loro parenti in un ambiente confortevole e accogliente, al di fuori delle mura degli ospedali che sono fin troppo abituati a frequentare”.

“Con questo progetto – ha commentato il dottor D’Andrea – si vuole intervenire per migliorare l'assistenza psicologica ai pazienti oncologici e alle loro famiglie, promuovendo il benessere e garantendo un supporto integrato tra i diversi servizi presenti sul territorio. Nel Distretto 2 si va inoltre ad integrare con un progetto pilota di presa in carico globale tra ospedale e territorio che vede coinvolti anche i MMG e gli infermieri di comunità”.

Nello specifico, l’iniziativa è rivolta a particolari categorie di soggetti fragili: minori di 18 anni che hanno un famigliare affetto da neoplasia; donne, con famigliarità ai tumori che aderiscono alle campagne di screening per il tumore alla mammella; donne che stanno approntando il periodo della diagnosi e delle terapie antitumorali e infine a quelle considerate “guarite” ma che si sottopongono periodicamente allo stress dell’attesa dell’esito degli esami di follow up.

Il servizio, gratuito per l’utenza, sarà attivo a partire da settembre e sarà presente in gran parte dei consultori del territorio.

A coordinare il progetto “Sostegno al Benessere in Oncologia” è stata individuata la dottoressa Michela Terrasi. “Affrontare una diagnosi come quella del tumore al seno per una donna – ha aggiunto la dottoressa Terrasi - è spesso un evento traumatico perché la colpisce nella sua femminilità. Il sostegno psicologico in un momento così particolare è fondamentale e si rivela essenziale sotto molteplici punti di vista”.

Soddisfatta dell’avvio del progetto si è detta il Direttore Generale della Asl Roma 4, la dottoressa Cristina Matranga, che ha affermato “per assistere e supportare al meglio i pazienti oncologici non bastano le terapie farmacologiche”.

“È stato questo lo spirito che ha animato il progetto – ha dichiarato – reso possibile grazie alla forte sinergia che si è instaurata tra i servizi di Oncologia e quelli dei Consultori. Le nostre donne troveranno un’assistenza a 360 gradi che le segue fin dall’approccio con lo screening, proprio per non farle sentire sole ma supportate e ascoltate dall’inizio. Il servizio, comunque, è rivolto anche ai minori che convivono con un famigliare che sta conducendo la sua battaglia ed è molto importante anche per chi vive di riflesso queste situazioni poter contare su un professionista che possa ascoltarli e aiutarli. Ringrazio quindi le due unità operative per la sensibilità dimostrata con questo progetto e per la capacità di lavorare in sinergia e collegamento tra di loro”.

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