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Mercoledì 12 LUGLIO 2023
Asp Potenza. Odontoiatria sociale, al via servizio di Pronto soccorso e presa in carico
Una delibera del Direttore generale istituisce il servizio su quattro sedi, una a Potenza e tre decentrate. I servizi faranno capo a dentisti convenzionati per la specialistica ambulatoriale e sui loro assistenti di studio, oltre che su igienisti dentali e su anestesisti messi a disposizione dall’Ospedale San Carlo. “Si perfeziona così una conquista che Aio presentò in anteprima in un congresso regionale nel 2014”, commenta Maurizio Capuano, presidente dell’Associazione Italiana Odontoiatri (Aio) di Potenza.
“Quando nel 2014 uscì la legge 31 in Basilicata, rivolta ad offrire ai residenti disabili ed ai pazienti a rischio prestazioni odontoiatriche di prossimità, il più vicino possibile a casa, parlammo di esempio di civiltà”. Ma a quella legge, fortemente “mancava un braccio operativo. Che adesso c’è, almeno per la grande provincia di Potenza, 7 mila kmq (più della Liguria) con 360 mila abitanti”. Così l’Aio (Associazione Italiana Odontoiatri sezione di Potenza) commenta la delibera del Direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale-Asp di Potenza, Luigi D’Angola, che istituisce un servizio di presa in carico in odontoiatria ed un servizio di Pronto soccorso odontoiatrico su quattro sedi, una a Potenza e tre decentrate.
I servizi, spiega l’Aio, faranno capo a dentisti convenzionati per la specialistica ambulatoriale – a regime sei – e sui loro assistenti di studio, oltre che su igienisti dentali e su anestesisti messi a disposizione dall’Ospedale San Carlo di Potenza.
“Si perfeziona così una conquista che Aio presentò in anteprima in un congresso regionale nel 2014, ripetuto un anno fa insieme alla Società Italiana di Odontostomatologia per l’Handicap (SIOH); un’attività che comunque in questi anni ha dato frutti”, commenta Maurizio Capuano, presidente di Aio Potenza. “Infatti siamo riusciti ad interrompere in parte i viaggi della speranza di questi pazienti verso altre regioni e ad intervenire nelle sedi dove essi abitano con grande soddisfazione loro e nostra. In molti casi abbiamo raggiunto gli obiettivi di legge, cioè ottimizzare l’integrazione sociale – specie in pazienti con psicosi, disturbi del comportamento o handicap – ed a venire incontro alle esigenze di utenti non collaboranti”.
L’Associazione sottolinea come la legge 31 sia stata comunque applicata in questi anni. “In tutto nel periodo di applicazione sono stati eseguiti 250 interventi con una media di due alla settimana anche nelle sedi decentrate”.
La delibera oggi dettaglia ancor di più i destinatari degli interventi della squadra composta per ora di quattro odontoiatri: Capuano (coordinatore), Antonello Lauria (anche lui iscritto Aio), Tommaso Gammone e Giuseppe Genovese.
Il servizio si rivolge a cardiopatici, scoagulati, epatopatici e con patologie sistemiche e pazienti con disturbi psico-fisici, non autosufficienti e persone con anomalie genetiche. I presidi ospedalieri dove vengono svolti gli interventi sono quattro: Madre Teresa a Potenza, Venosa a Nord, Chiaromonte a Sud Ovest e Villa d’Agri alle falde delle vette lucane. Gli utenti sono divisi in quattro categorie di rischio: gli Asa 1 (sani) e Asa 2 (lieve deficit) sono valutati nel distretto Asl, sottoposti a prelievo e spediti nei presìdi per l’intervento in day surgery; i pazienti Asa 3 (malattia grave con limitazione funzionale lieve) ed Asa 4 (malattia grave con deficit grave) sono trattati al San Carlo di Potenza, e sempre a Potenza sono trattati i disabili Asa 1 e Asa 2. L’attività è nei livelli essenziali di assistenza. Al professionista è corrisposta un’indennità aggiuntiva forfettaria per la partecipazione progetti finalizzati ex art 41 della convenzione nazionale della specialistica ambulatoriale.
Le prestazioni sono chirurgiche, conservative, protesiche e riabilitative oltre a percorsi di cura multidisciplinari. “Siamo riusciti a costruire in regione a oneri minimi per la parte pubblica un servizio che piace per la professionalità, spesso ci sentiamo dire che fuori regione strutture, personale, lavorazioni presentavano qualche pecca e noi abbiamo ovviato”, dice Capuano. Che chiude con una stoccata, riferendosi alla normativa nazionale che fino a qualche settimana fa escludeva gli odontoiatri non specialisti dall’accesso alla convenzione degli specialisti Asl: “Ora è necessario mettere mano al contratto, e noi siamo pronti con una proposta, vedremo se le regioni accettano; però qui in Basilicata abbiamo provveduto con tre graduatorie odontoiatriche da cui si può “pescare” personale per arricchire l’offerta di ore, una di specializzati, una di sostituti, una di non specializzati, e tutte e tre le categorie possono concorrere per un posto in convenzione. Dimostriamo così che l’inclusività è un valore Aop, insieme a sostenibilità, responsabilità, eccellenza, spirito di squadra ed innovazione”.
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