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Venerdì 07 LUGLIO 2023
Regione Sardegna e Autorità di gestione siglano accordo sul Programma Equità nella Salute

Il responsabile dell'Organismo intermedio della Regione per il “Programma nazionale equità nella Salute 2021-2027” sarà il Direttore generale dell’assessorato alla Salute. Doria: “Quattro le aree di intervento, finalizzate a contrastare la povertà sanitaria, a prendersi cura della salute mentale, a porre attenzione al genere al centro della cura ed a potenziare la copertura territoriale per quanta riguarda gli screening oncologici”. La Delibera

La Regione dà il via all’accordo, approvandolo in seduta di giunta, che sancisce e regola gli accordi tra l'Autorità di Gestione e la Regione Sardegna, che è stata individuata Organismo intermedio per il Programma Nazionale Equità nella Salute 2021-2027.

“Sarà il Direttore generale dell’assessorato alla Sanità che dirigo, il responsabile dell'Organismo intermedio della Regione per il Programma Nazionale Equità nella Salute 2021-2027” annuncia al nostro giornale l’assessore Carlo Doria.

“Il PN Equità nella salute interviene in 7 Regioni del Paese per rafforzare i servizi sanitari e rendere più equo l’accesso - spiega il professore -, e si articola principalmente in quattro aree di intervento finalizzate a contrastare la povertà sanitaria, a prendersi cura della salute mentale, a porre il genere al centro della cura ed a potenziare la copertura territoriale per quanta riguarda gli screening oncologici. Tutti interventi questi sostenuti sia da fondi FESR che FSE+ secondo un ordine di priorità. Ovvero, per le risorse del FESR le priorità sono gli interventi volti ad avere servizi sanitari di qualità con l’obiettivo specifico di garantire la parità di accesso alla assistenza sanitaria, promuovere dunque la resilienza dei sistemi sanitari, come anche promuovere il passaggio dall’assistenza istituzionale a quella su base familiare e di prossimità”.

“Mentre – prosegue l’esponente di Giunta - per quanto riguarda le priorità che potranno essere finanziate con le risorse del FSE+, si parla di servizi sanitari più equi ed inclusivi con l’obiettivo specifico di migliorare l'accesso paritario e tempestivo a servizi di qualità, sostenibili e all'assistenza incentrata sulla persona, come in ambito sanitario. Altri obiettivi sono la modernizzazione dei sistemi di protezione sociale, anche promuovendo l'accesso alla protezione sociale e prestando particolare attenzione ai minori e ai gruppi svantaggiati; ancora, migliorare l'accessibilità, anche per le persone con disabilità, l'efficacia e la resilienza dei sistemi sanitari e dei servizi di assistenza di lunga durata”.

“Ciò premesso – evidenzia l’assessore -, potendo anche la nostra Regione avvalersi di tali fondi, in armonia alle priorità e obiettivi specifici come da programma previsti, è di nostro interesse porre in essere azioni che prevedano il rafforzamento dei servizi sanitari e socio sanitari, attraverso la sperimentazione di modelli di prevenzione e presa in carico efficaci dei bisogni di salute principalmente mediante il potenziamento del numero degli operatori sanitari, socio-sanitari. Così come riteniamo importante rafforzare il partenariato di Programma attraverso lo sviluppo e condivisione di metodi e strumenti a supporto delle attività di integrazione socio sanitaria in coprogettazione”.

“Ancora – sottolinea Doria -, puntando al rafforzamento della resilienza e della capacità dei servizi sanitari e socio-sanitari di rispondere ai bisogni di salute attraverso interventi di adeguamento infrastrutturale, tecnologico-strumentale e forniture di dispositivi medici durevoli, è nostro interesse porre in essere tali interventi sui dipartimenti della salute mentale per la riqualificazione della rete dei servizi territoriali e degli ambienti di ricezione. È infatti previsto il potenziamento della Rete Regionale per la Salute Mentale (ReR-SM) mediante l’acquisizione di arredi e piccoli lavori di manutenzione per diverse strutture quali Centri di Salute Mentale (CSM) o i Servizi di Neuropsichiatrie Infantile e dell'adolescenza (NPIA), e Servizi per le Dipendenze (SerD).”

“Al fine di creare una Rete Regionale per la Salute Mentale che sostenga l'autorealizzazione delle persone con fragilità mentale - aggiunge - si è pensato inoltre all’ implementazione della metodologia del Budget di salute e della Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF) presso i Dipartimenti di salute mentale e le UVT attraverso il Sostegno ai progetti terapeutici riabilitativi individuali (TRI) che beneficiano della metodologia del Budget di salute per la loro realizzazione. Per diversificare poi i servizi offerti dalla ReR-SM, è prevista una sperimentazione biennale del Dipartimento delle cure primarie nei distretti sociosanitari di Sassari e Iglesias con il reclutamento degli psicologi per la sperimentazione dei Dipartimenti di psicologia delle cure primarie (DPCP). Ma non è tutto: è inoltre previsto il potenziamento per un anno dei Dipartimenti di salute mentale (CSM e/o NPIA) attraverso il reclutamento di psicologi, Terapisti della riabilitazione psichiatrica o Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, e di assistenti sociali”.

“Con la stessa finalità di rafforzamento della resilienza e della capacità dei servizi sanitari e socio-sanitari di rispondere ai bisogni di salute – continua il professore - verranno posti in essere interventi di adeguamento strutturale e tecnologico anche in alcuni consultori familiari, con potenziamento delle attrezzature sanitarie da effettuare sulla base delle esigenze specifiche dei vari territori delle ASL. Il finanziamento prevede inoltre l’avvio di un progetto di attivazione di un percorso di presa in carico delle persone affette dalla disforia di genere e delle loro famiglie con la collaborazione dei servizi interessati nelle diverse fasi della transizione, comprese le organizzazioni del Terzo settore. Relativamente agli screening oncologici, per favorire l’accesso alla popolazione difficilmente raggiungibile attraverso le attuali modalità di chiamata attiva, è prevista una evoluzione degli strumenti di comunicazione, l’acquisizione di motorhome attrezzati anche con mammografi digitali e l’acquisizione personale - autista, personale socio sanitario, tecnici di radiologia medica, personale deputato all'organizzazione dell'attività itinerante sul territorio regionale e che opererà sui due motorhome con la finalità di attrarre ed estendere la platea degli utenti”.

“In ultimo ma non certo per importanza – conclude Doria -, si punta ad incentivare l’utilizzo dei servizi sanitari e sociosanitari attraverso azioni di rafforzamento della capacità dei servizi sanitari di erogare prestazioni appropriate alla popolazione target con anche azioni di sensibilizzazione sanitaria e per la salute. Ciò attraverso, ad esempio, lo sviluppo di strumenti metodologici utili all’osservazione costante dell’assistenza sanitaria erogata dai servizi territoriali, con inoltre la raccolta di informazioni che, opportunamente elaborate e rappresentate sotto forma di indicatori di salute, consentano di leggere importanti aspetti dell’andamento dell’assistenza medesima, inclusi gli indicatori della qualità, dell’appropriatezza e del relativo costo”.

Elisabetta Caredda

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