quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 04 LUGLIO 2023
No a modelli che chiudono i presidi pubblici della ex continuità assistenziale



Gentile Direttore
modelli organizzativi che prevedono la eventuale chiusura dei presidi pubblici esistenti della ex continuità assistenziale non ci convincono e risultano non applicabili nella città metropolitana di Napoli per geolocalizzazione e densità di popolazione residente.

La medicina di prossimità al cittadino deve essere soprattutto nei giorni prefestivi, festivi e notturni di facile localizzazione nella struttura pubblica esistente e nota al cittadino da anni in modo che possano accedere tutti facilmente.

Chiediamo l'utilizzo dei fondi del PNRR per ristrutturare i presidi pubblici esistenti e per potenziarli con più figure professionali che nell'ambito della struttura pubblica possono proseguire i giorni prefestivi e festivi ed anche la notte le attività della AFT di riferimento(modello hub e spoke).
Il medico a ruolo unico a ciclo orario insieme ad altre figure professionali (medici sostituti ,specialisti ambulatoriali ecc.) potrà attraverso una piattaforma informatica accedere alla cartella clinica del paziente in qualsiasi momento dalla sede individuata nella struttura pubblica esistente.
Riteniamo la necessità, anche per motivi di ordine pubblico nella città metropolitana di Napoli di Investire risorse economiche per potenziare le strutture pubbliche esistenti e dotarle anche di strumenti diagnostici e non operare un ulteriore taglio alla sanità territoriale .

Di qui l'appello al Governo Nazionale in primis, ed anche ai sindaci ed a tutte le istituzioni di voler vigilare affinché non si effettuino ulteriori tagli alla sanità pubblica.

Dott. Ernesto Esposito
Segretario Smi Asl Napoli 1

Dott. Tommaso De Angelis

coord.ex guardia medica del bambino Asl Napoli 1

© RIPRODUZIONE RISERVATA