quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 20 GIUGNO 2023
Incontro Schillaci-Sindacati. Al via tavoli su contratti sanità pubblica e privata e sulle liste d’attesa. Il Ministro: “No a definanziamento”

Ma tra le organizzazioni dei lavoratori pareri discordanti. Landini (Cgil): “Incontro deludente, una ragione in più per manifestare il 24 giugno”. Sbarra (Cisl): “Confronto utile”. Bombardieri (Uil): “Incontro positivo ma con i tavoli non si mangia”. Si è parlato anche delle risorse per il Fondo sanitario e per il rinnovo dei contratti.

Tre tavoli di lavoro su sanità pubblica, privata e liste d’attesa. Questo l’esito del confronto tra i sindacati confederali e il Ministro della Salute, Orazio Schillaci.

“Oggi è stata una riunione importante, abbiamo avviato un tavolo permanente di consultazione e di confronto con le più importanti sigle sindacali e vogliamo continuare in questo confronto con loro. E' importante ribadire che non abbiamo nessun interesse a definanziare la sanità pubblica, che abbiamo trovato ingolfata con tanti problemi”. Ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci al termine dell'incontro con i sindacati confederali nella sede dell'Eur del dicastero della Salute. A luglio partiranno anche i tavoli sul contratto per la sanità pubblica, per il settore privato, quello delle Rsa è fermo da 12 anni, e sulle liste attesa.

“Vogliamo investire sul capitale umano e dare ai cittadini una sanità migliore - ha ribadito Schillaci ai giornalisti - per fare questo oltre ad avere più risorse è necessario ristrutturare il sistema che abbiamo trovato e incentivare gli operatori. Inoltre occorre superare il grave problema delle liste d'attesa; siamo pronti per questa sfida che comprende anche la medicina territoriale, investire bene i fondi del Pnrr e riuscire ad avere finalmente una sanità territoriale di prossimità che permetta di superare il problema dei pronto soccorso ingolfati”.

“L'unico risultato di questo incontro è nuovi tavoli che il governo intende convocare nel mese di luglio. È stato un incontro molto deludente perché sui punti di fondo non abbiamo avuto alcuna risposta, abbiamo chiesto l'aumento del fondo sanitario nazionale e il rinnovo dei contratti. Naturalmente saremo ai tavoli di confronto, ma il governo deve sciogliere il nodo se si apre o no una trattativa. Non siamo disponibili ad accettare una progressiva privatizzazione della sanità». Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell'incontro. “Non abbiamo ottenuto risultati. Una ragione in più per manifestare e scendere in piazza sabato 24 a Roma per la difesa e il rafforzamento della sanità pubblica»” aggiunge rimarcando la “completa contrarietà all'autonomia differenziata, già vediamo i disastri di avere tante sanità regionali”.

“Abbiamo chiesto una forte accelerazione degli investimenti collegati al Pnrr, un tesoretto di oltre 20 miliardi che vanno impegnati per rilanciare il sistema sanitario pubblico, sia per la parta ospedaliera sia per la medicina territoriale. Abbiamo sollecitato il ministro Schillaci affinché il confronto aperto oggi sia a cadenza costante e il ministro si è impegnato non solo a riconvocare i tavoli di confronto, ma anche affinché nella prossima legge di Stabilità vengano assicurate le risorse per rinnovare i contratti pubblici”. Ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.

Per Sbarra, è stato un incontro “positivo, un confronto utile, importante riguardo sia alle questioni di metodo e alle relazioni sindacali con il ministero della Salute, sia alle priorità da affrontare e risolvere”. Fra queste, “abbiamo chiesto in maniera pressante, come Cisl, un forte impegno per rilanciare la medicina territoriale e di prossimità, dare risposte concrete ai cittadini, abbattere le liste di attesa, rendere più efficienti i servizi di cura e di assistenza: qualità della salute, qualità della cura che significa anche qualità del capitale umano - sottolinea Sbarra - a cominciare dalla necessità di sbloccare le assunzioni e di operare un forte impegno per la stabilizzazione dei precari. Questo passa da un rafforzamento del Fondo sanitario nazionale, ma anche dal rinnovo dei contratti - rimarca - pubblici e privati. C'è l'impegno del ministro ad aprire tavoli e confronti dedicati sulla contrattazione pubblica e privata. Vorrei ricordare questa vergogna di avere, in qualche comparto della sanità privata, contratti fermi da 12 anni, che necessariamente dobbiamo sbloccare assicurando tutele economiche e normative ai lavoratori e alle lavoratrici”.

È stato «un incontro positivo. Scaturiscono tre tavoli di approfondimento: su sanità pubblica, privata e liste di attesa. La valutazione che però diamo è che noi rivendichiamo aumenti contrattuali e salariali e con i tavoli non si mangia, andremo ai tavoli a fare il confronto ma daremo un giudizio finale quando capiremo se ci sono le risorse per dare risposte ai salari, per stabilizzare i precari, per aumentare gli investimenti nella sanità pubblica e diminuire le disuguaglianze. I risultati li valuteremo più avanti”. Così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine dell'incontro.

Si è svolto questa mattina, presso la sede dell’Eur del Ministero della Salute, un incontro tra il Ministro Orazio Schillaci, il Sottosegretario Marcello Gemmato e le parti sociali per discutere sulle criticità della sanità italiana. La UGL è stata rappresentata dal Vicesegretario Generale Luigi Ulgiati e dal Segretario Nazionale della Federazione Salute Gianluca Giuliano. “Il giudizio sul confronto avuto è per noi positivo per il clima costruttivo instauratosi” – hanno commentato il Vicesegretario Generale dell’Ugl Luigi Ulgiati e il Segretario Nazionale della Federazione Salute Gianluca Giuliano all’uscita dal Ministero.
“Tra i vari temi trattati – hanno proseguito i sindacalisti - c’è stato quello del Fondo Sanitario Nazionale verso cui abbiamo chiesto l’impegno per un incremento delle risorse che consenta di affrontare con la massima concretezza e rapidità le criticità. La sanità italiana è un sistema universalistico cui troppi cittadini rischiano di non poter più accedere dovendo così rinunciare al diritto alle. Questo per la UGL non è accettabile. È stato poi affrontato il tema del personale ed abbiamo ribadito al Ministro Schillaci l’esigenza di adeguare gli emolumenti degli operatori italiani alla media europea e di trovare un giusto equilibrio tra retribuzioni del settore pubblico e di quello privato. Abbiamo poi confermato l’esigenza di affrontare la carenza di medici ed infermieri con una programmazione che consenta di rafforzare il numero di professionisti della sanità. Sui fondi del PNRR destinati al settore abbiamo sottolineato la preoccupazione per il ritardo dei progetti che devono servire a dare slancio alla Medicina del Territorio. La UGL ritiene questo obiettivo essenziale per il rilancio del SSN a patto che Case e Ospedali di Comunità siano strutture funzionali e non vuote cattedrali nel deserto. È stata infine accolta con profonda soddisfazione la creazione di un tavolo permanente dove, dai prossimi incontri, si tratterà anche dei problemi della settore privato come il rinnovo del contratto del personale delle Rsa fermo ormai da troppi anni” hanno concluso Ulgiati e Giuliano

© RIPRODUZIONE RISERVATA