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Martedì 20 GIUGNO 2023
Sardegna. La Regione programma i finanziamenti per l’assistenza primaria e la continuità assistenziale

Per l’annualità 2023 è previsto l’impiego di risorse per oltre 40 milioni di euro per far fronte all’assistenza primaria, e di 4 milioni euro dedicati alla continuità assistenziale. Doria: “In armonia dell'Accordo integrativo regionale, il 70% delle risorse coprirà il livello di negoziazione regionale ed il 30% ricomprenderà il livello di negoziazione aziendale da ripartire tra le ASL, in considerazione della popolazione residente”. Il documento

L’assistenza primaria e la continuità assistenziale sofferte nell’isola sono state, tra le varie tematiche, questi giorni al centro delle interlocuzioni dell’assessorato alla Sanità che ha ritenuto di procedere alla riparametrazione dei finanziamenti previsti dall’accordo integrativo regionale (AIR) dei medici di medicina generale (MMG) dell’anno 2010, in funzione delle nuove disponibilità finanziarie di cui alla L.R. del 21.02.2023, n. 1 e alla L.R. n. 5 del 05.05.2023, per l’annualità 2023.

“Fino a concorrenza del fondo disponibile – spiega l’assessore Carlo Doria a Quotidiano Sanità -, limitatamente all’annualità 2023 abbiamo previsto l’impiego di risorse per un totale di 40.098.687,01 euro per far fronte all’assistenza primaria, e di 4.140.215,47 euro dedicati alla continuità assistenziale. I tetti percentuali previsti nel precedente AIR del 2010 non saranno più vincolanti sulla nuova riparametrazione che oggi abbiamo rivisto, in accordo con le rappresentanze dei Medici di medicina generale”.

“Ci siamo avvalsi – puntualizza l’assessore - di disponibilità finanziarie aggiuntive in armonia alle norme regionali, ovvero la L.R. n. 5 del 5 maggio 2023 riguardante le ‘Disposizioni urgenti in materia di assistenza sanitaria’, e la L.R. n. 1 del 21 febbraio 2023 che è la legge di stabilità 2023”.

“Al fine quindi di garantire più uniformi livelli essenziali di assistenza nel territorio – conclude Doria -, abbiamo integrato il finanziamento dell'Accordo integrativo regionale (AIR) deliberato nell’anno 2010 con s.m.i. con le seguenti modalità: il 70% delle risorse coprirà il livello di negoziazione regionale ed il 30% ricomprenderà il livello di negoziazione aziendale da ripartire tra le ASL, in considerazione della popolazione residente per la realizzazione di progetti aziendali di assistenza primaria e continuità assistenziale”.

Elisabetta Caredda

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