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Andando contro il presupposto secondo cui una bassa statura può influire negativamente sull'autostima di bambini e adolescenti, un nuovo studio condotto da ricercatori del Children's Hospital di Philadelphia (CHOP) ha evidenziato che, nei giovani sani, la qualità della vita e l'autostima sono associate, piuttosto, a quanto si sentano supportati rispetto al fatto di essere 'bassi', e non alla loro più o meno alta statura. I risultati sono stati pubblicati su 'The Journal of Pediatrics'. "Tra alcuni genitori c'è l'idea che la bassa statura abbia sempre un impatto negativo sui loro figli in termini di autostima e adattamento sociale, quindi spesso si ricerca il trattamento con l'ormone della crescita nella convinzione che rendere i propri figli più alti li renda anche più felici", spiega l'autore senior dello studio Adda Grimberg, MD, endocrinologo pediatrico e direttore scientifico del Growth Center presso CHOP. “Ma i nostri dati mostrano che l'autostima tra i giovani di bassa statura è legata alle reti di supporto sociale e alle strategie di 'coping adattivo', non concretamente alla loro statura. Dato che l'adolescenza è un periodo così critico per la formazione dell'identità, affrontare questa situazione in bambini e adolescenti attraverso un approccio psicosociale più ampio, piuttosto che concentrarsi sull'aumento della loro altezza, potrebbe avere un impatto positivo sull'autostima". Il trattamento con ormone della crescita pediatrico (GH) era inizialmente destinato ai pazienti con una carenza ormonale, ma il suo utilizzo si è poi esteso a coloro che hanno una normale produzione di GH, con l'unico scopo di aumentarne la statura - ricordano gli studiosi - sulla base del presupposto che 'essere bassi' è debilitante e che l'aumento della statura porta a una migliore qualità della vita. Tuttavia, studi precedenti avevano già rilevato associazioni incoerenti tra una statura piccola e la qualità della vita. I ricercatori hanno allora condotto uno studio osservazionale prospettico per valutare l'autostima e le metriche della qualità della vita dei bambini di età compresa tra 8 e 14 anni che erano stati programmati per il test GH tra giugno 2019 e maggio 2021. Utilizzando modelli statistici, i ricercatori hanno scoperto che tra i bambini e gli adolescenti coinvolti nello studio il sostegno sociale percepito e le capacità di coping erano associati alla qualità della vita e all'autostima, mentre la loro altezza dei giovani non lo era. Il sostegno sociale percepito, in particolare da parte di amici e compagni di classe, era il fattore più costantemente associato al modo in cui sia i genitori che i loro figli vedevano l'autostima e la qualità della vita. "Questo studio mostra che nei bambini sani, l'altezza non è un problema a meno che non la inquadriamo come tale", ha detto il dottor Grimberg. “Dovremmo concentrarci sul rafforzamento delle connessioni e dei supporti sociali. Essere socialmente integrati in una rete di relazioni significative non solo aiuta i bambini e gli adolescenti ad affrontare con successo le avversità della vita, ma li incoraggia anche a perseguire opportunità di vita per la crescita e lo sviluppo".
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Mercoledì 14 GIUGNO 2023
Studio su autostima dei ragazzi di bassa statura. Gli esperti: “Puntare a supporto sociale e non per forza a terapia con ormone crescita”
Il trattamento con ormone della crescita pediatrico (GH) era inizialmente destinato ai pazienti con una carenza ormonale, ma il suo utilizzo si è poi esteso a coloro che hanno una normale produzione di GH, con l'unico scopo di aumentarne la statura. Ma non sempre questa è la strada primaria da percorrere
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