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Lunedì 12 GIUGNO 2023
L‘importanza di educare i pazienti sull’uso del Ssn
Gentile Direttore,
sono un medico di famiglia di 72 anni costretto (ahimè) due anni fa alla pensione per raggiunti limiti d'età. Avrei continuato per molti anni ancora finché la salute me lo avesse concesso.
Ho lavorato per 40 anni (1981-2021) esatti in una zona abbastanza disagiata (fino a 9 ambulatori aperti). Ma non voglio parlare di me. Quello che non mi è chiaro è che se un medico di famiglia dichiara di evadere 30/40 richieste al giorno che dovrebbero interessare 20/30 pazienti, in 60 giorni lavorativi (8 settimane x 5 giorni) dovrebbe avere un quadro abbastanza preciso dei suoi 1500 pazienti. A questo punto rimarrebbero soltanto le emergenze o gli imprevisti che, tuttavia, non dovrebbero superare i 5/10 accessi al giorno.
In caso contrario, se si lamenta ancora un numero eccessivo di accessi, la responsabilità è solo del medico che, in quei iniziali 60 giorni non ha educato i suoi pazienti all'uso congruo del servizio sanitario.
Ho le idee chiare su come aiutare questi medici giovani ma non voglio, per il momento, inimicarmi quella fascia di medici stanchi che non vedono l'ora di smettere.
Con simpatia
dott. Giuseppe Gottardi
Rovereto nel Trentino
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