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Venerdì 09 GIUGNO 2023
La clinica mobile per i migranti di Foggia riconosciuta dall’Oms

È entrata a far parte delle 49 buone pratiche riconosciute dall’Oms. Il modello di accoglienza, sviluppato da Regione con il contributo di Medici con l’Africa Cuamm Bari e della clinica di Malattie infettive e tropicali dell’Università di Bari. Dal 2015 ha contribuito a rispondere ai bisogni sanitari della popolazione migrante e rifugiata a Foggia e Bari. Emiliano: “Diritti alla salute universale, senza distinzione di appartenenza”.

La clinica mobile per la cura dei lavoratori migranti nel territorio di Foggia in Puglia è entrata a far parte delle 49 buone pratiche riconosciute dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). La clinica offre screening Hcv e Hiv, di visite mediche di base e ginecologiche e del supporto psicologico e legale, la clinica mobile per la cura dei lavoratori migranti. Adesso è nelle 49 buone pratiche riconosciute dall’Oms nel campo della salute di rifugiati e migranti.

Un lavoro congiunto avviato nel 2015
Il modello di accoglienza, sviluppato dalla Regione Puglia con il contributo di Medici con l’Africa CUAMM Bari e della clinica di Malattie infettive e tropicali dell’Università di Bari, ha ottenuto il riconoscimento insieme a realtà provenienti da tutto il mondo ed è stato al centro di un convegno tenutosi ieri, 7 giugno nel palazzo della Regione Puglia, dal titolo ‘Flussi migratori, modelli di accoglienza e servizi sanitari’. Lo rende noto un comunicato della Regione.

Tale lavoro congiunto, avviato nel 2015, ha contribuito a rispondere ai bisogni sanitari della popolazione migrante e rifugiata delle province di Foggia e Bari che vive in condizioni igienico-sanitarie precarie, senza acqua corrente né elettricità, lontana dai servizi alla persona, in condizione di estrema marginalizzazione sociale.

La soddisfazione del presidente Emiliano
“Un riconoscimento all'intelligenza, alla dedizione e alprofondo convincimento di tutta una comunità sulla necessità chealle parole seguano sempre i fatti”, ha dichiarato il presidentedella Regione Puglia Michele Emiliano, intervenuto al convegno incollegamento video.

“La Puglia da questo punto di vista – ha proseguito il presidente - ècertamente una delle regioni più avanzate d’Italia. Abbiamosempre considerato le persone come tali, senza mai distinguerela loro condizione legata al bisogno, alla necessità disalvaguardare la propria vita, la propria libertà di poterprogredire e costruire progetti di vita, approfittando anchedelle condizioni di particolare benessere alle quali la nostracomunità ha avuto accesso”.

“Il nostro è un meccanismo checonsidera il diritto alla salute come universale, senzadistinzione di appartenenza”, ha concluso Emiliano.

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