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Mercoledì 07 GIUGNO 2023
I sindaci del materano formano un “Comitato permanente di crisi”: “La Regione rispetti gli impegni. Si dia seguito al Piano sanitario”
La Conferenza dei primi cittadini della provincia ha costituito il Comitato permanente di crisi “per sollecitare la Basilicata al rispetto degli impegni assunti in tema di sanità”. Ne fanno parte i sindaci di Matera, Pisticci, Tricarico, Irsina, Policoro e Montescaglioso, che non hanno indossato la fascia tricolore in segno di protesta, lanciando lo slogan: “Non c’è più tempo”. “Liste d’attesa, carenza personale medico e paramedico, 118…”.
La Conferenza dei sindaci della provincia di Matera, riunitasi ieri nella città dei Sassi, ha costituito un Comitato permanente di crisi “per sollecitare la Regione Basilicata al rispetto degli impegni assunti in tema di sanità”
Ne fanno parte - riporta una nota del Comune di Matera- i sindaci Domenico Bennardi di Matera, Domenico Albano di Pisticci, Paolo Paradiso di Tricarico, Nicola Morea di Irsina, Enrico Bianco di Policoro e Vincenzo Zito di Montescaglioso. I sindaci, che non hanno indossato la fascia tricolore in segno di protesta, lanciando lo slogan “Non c’è più tempo” e rimarcando quali siano i problemi del settore.
I temi
Hanno ribadito “ancora una volta i temi cruciali della crisi sanitaria in atto, dalle liste d’attesa alla carenza di personale medico e paramedico, dai vuoti nel servizio 118 territoriale alla cronica carenza di medici di base, fino alla soppressione delle Unità operative complesse negli ospedali di primo livello come Matera”.
Sono stati ribaditi i temi centrali del documento diffuso dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) nel marzo scorso, come la necessità di mantenere i nove Distretti sanitari, l’attivazione della Centrale operativa territoriale, il rafforzamento dell’Assistenza domiciliare integrata, l’assunzione dei medici, l’integrazione tra i servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, l’accreditamento delle strutture private.
Dare seguito al piano sanitario
La Regione è stata nuovamente invitata a dare seguito al Piano sanitario, “rispetto al quale non si è mai aperto l’auspicato dialogo chiesto dai sindaci e dall’Anci”.
Bennardi ha indicato la data del primo luglio “come linea di confine, perché quella è la data indicata dalla Regione per l’avvio del Centro unico di prenotazione regionale, con il conseguente progressivo abbattimento delle liste d'attesa. Trascorso anche quel termine senza riscontri”, i sindaci si dicono “pronti a ogni forma di protesta, pur di salvaguardare la salute delle proprie comunità”.
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