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Martedì 06 GIUGNO 2023
Aifa: continua lo stato di agitazione della dirigenza. Cgil Cisl Uil: “Saremo in presidio il 7 giugno sotto il Ministero delle Finanze”

Le federazioni di categoria denunciano “non aver ancora posto rimedio al mancato riconoscimento del ruolo unico della dirigenza sanitaria per il personale Ds e mantenere le inconcepibili discriminazioni, a parità di lavoro svolto e di responsabilità, tra i dirigenti sanitari AIFA e i pari livello del Ministero della Salute è inaccettabile”

Sulla dirigenza sanitaria dell’Agenzia italiana del farmaco i sindacati continuano a dare battaglia. Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti e Uil Pa Roma e Lazio dopo oltre un anno dalla proclamazione dello stato di agitazione, proseguono la mobilitazione con il presidio del 7 giugno sotto la sede del Ministero delle finanze. Lo evidenzia un comunicato Fp Cgil - Cisl Fp - Uil Pa AIFA.

Le federazioni di categoria denunciano “non aver ancora posto rimedio al mancato riconoscimento del ruolo unico della dirigenza sanitaria per il personale Ds e mantenere le inconcepibili discriminazioni, a parità di lavoro svolto e di responsabilità, tra i dirigenti sanitari AIFA e i pari livello del Ministero della Salute è inaccettabile”.

“E’ gravissima l’esclusione dei dirigenti sanitari dell’AIFA e la previsione dell’indennità di esclusività di rapporto per i soli dirigenti sanitari del Ministero della salute”, dichiarano i responsabili di categoria di Cgil, Cisl e Uil. “Ancora una volta ci troviamo di fronte a disparità di trattamento, che causano ingiuste e inconcepibili discriminazioni. Questa disparità si aggiunge al mancato riconoscimento del ruolo unico della dirigenza sanitaria per il solo personale Ds di Aifa, a ben 5 anni di distanza dalla legge numero 3 del 2018 (c.d. legge Lorenzin) successivamente modificata dalla legge numero 145 del 2018 (art. 375 comma 3 bis). La situazione deve essere affrontata in un incontro dedicato e risolta con un intervento normativo, per questo abbiamo deciso di effettuare il presidio al Ministero delle Finanze - concludono i sindacati - ci attendiamo un’apertura da parte del Ministero, altrimenti continueremo la mobilitazione mettendo in atto ogni possibile azione a tutela della dirigenza sanitaria dell’Agenzia".

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