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Giovedì 01 GIUGNO 2023
Operatori sociosanitari. La Commissione Affari Sociali della Camera approva tre mozioni per rivedere le loro competenze

Nell seduta di ieri la XII Commissione di Montecitorio ha approvato tre mozioni di Fratelli d'Italia, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico sul tema. Queste impegnano il governo ad intervenire su diversi punti, tra i quali, istituire un tavolo tecnico di confronto Ministero-regioni con il compito di formulare proposte e indirizzi volti alla razionalizzazione e all'adeguamento della normativa in materia di operatori socio-sanitari; e intervenire per favorire le migliori condizioni contrattuali. LE MOZIONI

Nella seduta di ieri pomeriggio la Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato tre mozioni bipartisan che impegnano il governo ha rivedere la normativa e le competenze in materia di operatori sociosanitari.

Più nel dettaglio, la mozione di Fratelli d'Italia a prima firma Marta Schifone impegna il governo a "prevedere l'istituzione di un tavolo tecnico di confronto Ministero-regioni con il compito di formulare proposte e indirizzi volti alla razionalizzazione e all'adeguamento della normativa vigente in materia di operatori socio-sanitari".

La mozione del Movimento 5 Stelle a prima firma Andrea Quartini, rivista dopo alcuni pareri negativi da parte del rappresentante del Governo presente in commissione, ossia il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, impegna il governo "ad adottare iniziative di competenza per l'adeguamento delle competenze dell'operatore sociosanitario, anche attraverso l'istituzione di specifici tavoli presso il Ministero della salute, con le regioni, le rappresentanze sindacali e professionali".

Infine, la mozione del Partito Democratico a prima firma Ilenia Malavasi impegna il governo "ad adottare iniziative volte a prevedere la revisione dei vigenti accordi tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano riguardanti la professione degli operatori sociosanitari attraverso un tavolo tecnico tra gli stessi soggetti istituzionali, con la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati nonché delle rappresentanze ordinistiche interessate, al fine di prevedere il riordino della figura dell'Oss"; e inoltre "a valutare eventuali iniziative di competenza utili a intervenire per favorire le migliori condizioni contrattuali alla figura professionale dell'Oss, nel rispetto della contrattazione collettiva, anche con riferimento alle condizioni contrattuali assicurate nel settore della sanità pubblica".

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