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Lunedì 22 MAGGIO 2023
Salute mentale. Psicologi: “È tempo di nuove soluzioni normative e organizzative”

Lettera-appello del Coordinamento nazionale degli psicologi direttori di struttura complessa del Ssn al presidente Mattarella, al Governo e alle Regioni per chiedere “un impegno a scelte e determinazioni di politica sanitaria in grado di coniugare i bisogni di cura dei pazienti con le necessità di sicurezza per i cittadini e per gli operatori sanitari”. Plauso alla costituzione del Tavolo Tecnico per la Salute Mentale: “A disposizione per dialogare”. LA LETTERA

“E’ il tempo di un confronto serrato per individuare nuove ed appropriate soluzioni normative e organizzative. In questa prospettiva, accogliamo positivamente la costituzione del Tavolo Tecnico per la Salute Mentale che, suggeriamo, possa essere aperto alle istanze della multiprofessionalità e interdisciplinarietà, così come saper ascoltare la voce dei principali portatori di interesse, quali i pazienti e i loro familiari”. Lo scrive, in una nota lettera appello indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Governo e alle Regioni, il Coordinamento nazionale degli Psicologi direttori di struttura complessa del Ssn, che dopo l’appello già trasmesso alle Autorità lo scorso gennaio e a seguito dell’uccisione, a Pisa, della psichiatra Barbara Capovani da parte di un paziente, torna a richiamare alla necessità di potenziare adeguatamente il servizio sanitario pubblico in termini di capacità di risposta ai bisogni di Salute Mentale e Psicologica e rivedere la normativa in materia di autori di reato.

“Auspichiamo – prosegue il Coordinamento nella lettera - che l’impegno del Tavolo sappia produrre risposte chiare a molti dei problemi richiamati in questo nostro Appello e più complessivamente alla non rinviabile necessità di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale, relativamente alle strutture ed alle professionalità necessarie per la Salute Psicologica dei Cittadini”.

Il Coordinamento chiede “con forza” alle istituzioni “un impegno a scelte e determinazioni di politica sanitaria in grado di coniugare i bisogni di cura dei pazienti con le necessità di sicurezza per i cittadini e per gli operatori sanitari, affinché eventi tragici come quello di cui è rimasta vittima la collega Barbara Capovani non si verifichino più”.

A questo scopo , “come Coordinamento, ci rendiamo disponibili ad una relazione dialogica con tutte le istituzioni ed il Governo sulle decisioni che impatteranno sull’organizzazione dei servizi pubblici rivolti alla salute mentale e psicologica dei cittadini, mettendo a disposizione le nostre competenze tecniche, la nostra esperienza e la passione per il sistema pubblico di salute dove, come Psicologi, abbiamo scelto di essere impegnati”.

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