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Venerdì 19 MAGGIO 2023
Specialistica accreditata. Cimest: “Bene Volo, ministero adegui tariffe rimborsi”

Il Coordinamento Intersindacale di medicina specialistica ambulatoriale di territorio accoglie con favore le dichiarazioni dell’assessore su Quotidiano Sanità: “Ci uniamo alla richiesta della dottoressa Volo nel chiedere un intervento ministeriale urgente per porre rimedio a un vulnus che potrebbe portarci a dover chiudere i nostri ambulatori e a non poter soddisfare le esigenze di salute dei cittadini”.

“Esprimiamo il nostro sincero apprezzamento per le dichiarazioni rilasciate a Quotidiano Sanità dalla dottoressa Giovanna Volo, assessore alla Salute della Regione Sicilia, che chiede un intervento ministeriale per risolvere il problema della scarsa capacità di compensazione delle tariffe delle prestazioni erogate dalla specialistica accreditata esterna”. Lo affermano, in una nota, i coordinatori del Cimest (Coordinamento Intersindacale di Medicina Specialistica ambulatoriale di territorio), Salvatore Gibiino e Salvatore Calvaruso.

“In questi mesi di confronto serrato con l’assessore Volo che sembra essersi finalmente trasformato in una collaborazione proficua a vantaggio della salute dei cittadini siciliani – proseguono Gibiino e Calvaruso - , abbiamo a più riprese sottolineato come il mancato adeguamento di queste tariffe agli attuali livelli di inflazione, dato che risalgono al 1996, assieme al mancato rimborso per le prestazioni fornite in extrabudget metteva e mette tutt’ora a rischio fallimento le nostre strutture e con esse il lavoro dei nostri dipendenti”.

“L’attuale rivisitazione delle tariffe ministeriali – sottolineano ancora i coordinatori del Cimest - sembra orientata a mantenere una situazione che per la specialistica accreditata è antieconomica poiché ogni singola prestazione erogata vede rimborsi di gran lunga inferiori rispetto ai costi che le singole strutture sopportano per erogarle. A titolo puramente esemplificativo facciamo presente che la prima visita cardiologica con elettrocardiogramma vede un rimborso per l’ambulatorio che la eroga di 33 euro a fronte di una spesa sostenuta per 63 euro, e una seconda visita (con ECG) che per la struttura ha lo stesso costo viene rimborsata per soli 16 euro. Un percorso riabilitativo mediamente viene rimborsato 22 euro quando il solo costo orario del fisioterapista è di circa 25 euro ai quali vanno aggiunti tutti gli altri costi, fisiatra compreso. Anche se con cifre e proporzioni diverse questo schema vale per quasi tutte le prestazioni erogate dai privati accreditati”.

“Per questo – concludono Gibiino e Calvaruso - ci uniamo alla richiesta della dottoressa Volo nel chiedere un intervento ministeriale urgente per porre rimedio a un vulnus che potrebbe portarci a dover chiudere i nostri ambulatori e a non poter soddisfare le esigenze di salute dei cittadini”.

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