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Martedì 16 OTTOBRE 2012
Legge di stabilità. Per la sanità confermati 1,6 mld di tagli. Ecco il testo finale del Governo

Nella versione finale del testo confermati i tagli alla sanità, soprattutto su beni e servizi. Scompaiono invece le norme sul pubblico impiego che prevedevano il blocco ulteriore degli stipendi e dell’indennità di vacanza contrattuale. Fuori anche la stretta sulla legge 104 sui permessi per l’assistenza ai parenti disabili.

Taglio di 600 milioni di euro al Fsn per il 2013 e di un miliardo nel 2014. La maggior parte delle risorse si otterrà attraverso l'abbassamento dei tetti di spesa per beni e servizi. Prevista anche la proroga a tutto il 2013 del blocco dei procedimenti di riscossione crediti verso le Regioni in Piano di rientro. Mentre scompaiono rispetto alla bozza iniziale l’ulteriore blocco degli stipendi e dell’indennità di vacanza contrattuale, ma la proroga sarà probabilmente adotattata entro l'anno con un atto amministrativo. Fuori dal testo anche la stretta sulla legge 104 sui permessi per l’assistenza ai parenti disabili che nella versione originaria prevedeva una riduzione del 50% dei permessi. Queste le conferme e le ultime novità sulla Legge di Stabilità che emergono dall'esame del testo finale pubblicato dal Governo.
 
Ecco in sintesi le norme della Legge di Stabilità che riguardano la Sanità:
 
Ministero della Salute, Ordini e altre norme nazionali (art.3)
A decorrere dall’entrata in vigore della presente legge la vigilanza sull’Ordine dei biologi, sull’Ordine dei chimici e sull’Ordine dei tecnologi alimentari è assegnata al ministero della Salute.
 
Il ministero della Salute, poi, attraverso un decreto di natura non regolamentare da emanare entro il 28 febbraio 2013, adotta misure a carattere dispositivo e ricognitivo finalizzate a stabilizzare l’effettivo livello di spesa registrato negli anni 2011 e 2012 relative alla razionalizzazione dell’attività di assistenza sanitaria erogata in Italia al personale navigante, marittimo e dell’aviazione, in modo da assicurare risparmi di spesa derivanti dalla razionalizzazione dei costi dei Servizi di Assistenza Sanitaria.
 
In conseguenza del trasferimento delle competenze del Sasn alle Regioni viene ridotta di 5 milioni (dal 2013) la spesa per i rapporti internazionali e la profilassi internazionale, marittima, aerea e di frontiera, anche in materia veterinaria; l'assistenza sanitaria ai cittadini italiani all'estero e l'assistenza in Italia agli stranieri ed agli apolidi, nei limiti ed alle condizioni previste da impegni internazionali, avvalendosi dei presidi sanitari esistenti.
 
A decorrere dal 1° gennaio 2013, le regioni devono farsi carico della regolazione finanziaria delle partite debitorie e creditorie connesse alla mobilità sanitaria internazionale, ferma restando la competenza di autorità statale del ministero della Salute in materia di assistenza sanitaria ai cittadini italiani all’estero, prevista dal Dpcr 618 del 31 luglio 1980, per la parte non abrogata dal comma 6, nonché in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera.
 
A decorrere dal 1° gennaio 2013, sono altresì trasferite alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano le competenze in materia di assistenza sanitaria indiretta.
 
Dal trasferimento delle competenze del SASN e dal trasferimento delle competenze in materia di assistenza sanitaria indiretta sono previsti risparmi per 22 milioni di euro nel 2013, 30 milioni per il 2014 e 35 milioni per il 2015. In ogni caso, le modalità applicative rispetto a queste misure dovranno essere disciplinate da un regolamento proposto dal Ministro della Salute, di concerto con quello dell’Economia, previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni, da emanarsi entro il 30 aprile 2013.

Fondo sanitario nazionale (art.6).
Viene ridotto di 600 milioni di euro per il 2013, mentre per il 2014 la riduzione sarà di 1 miliardo di euro.
 
Beni e servizi (art.6)
Alzata al 10% (era al 5%) la riduzione degli oneri per i vecchi appalti. Viene poi abbassato il tetto per i dispositivi medici. Per il 2013 il tetto scende al 4,8% (oggi è fissato dalla spending review al 4,9% della spesa sanitaria) e nel 2014 scenderà al 4,4% nel 2014.
 
Pagamento debiti Regioni in Piano di rientro (art. 6)
Viene prorogata al 31 dicembre 2013 l’impossibilità di intraprendere o perseguire azioni  esecutive  nei confronti delle aziende sanitarie locali e ospedaliere delle  regioni sopraccitate.
 

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