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Lunedì 15 MAGGIO 2023
Tumori naso-sinusali: Toscana avvia sorveglianza sperimentale su 240 lavoratori

Il progetto, curato da Ispro, riguarda chi è stato esposto a cancerogeni certi per almeno trenta anni e per almeno un anno a polveri di legno e cuoio. Saranno invitati a sottoporsi alla visita 240 persone (134 nell’Asl Toscana Centro, 56 nella Nord Ovest e 50 nella Sud Est). Nel registro toscano dei tumori naso-sinusali risultano iscritti, dal 2005 al 2021, 423 pazienti. Parteciperanno le ex Asl Firenze, Empoli, Lucca ed Arezzo.

Via libera alla fase due del programma di sorveglianza sanitaria sulle persone esposte a sostanze cancerogene che sono causa di tumori naso-sinusali. Il progetto è di Ispro, l’istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica della Regione Toscana, e le prestazioni con cui saranno indagate tra i lavoratori queste patologie saranno gratuite e non graveranno sul fondo sanitario, coperte come per altre malattie professionali dai proventi delle sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro. L’impegno di spesa, per una sperimentazione di trenta mesi, è di 33 mila euro.

Saranno invitati a sottoporsi alla visita 240 persone (134 nell’Asl Toscana Centro, 56 nella Nord Ovest e 50 nella Sud Est). Nel registro toscano dei tumori naso-sinusali risultano iscritti, dal 2005 al 2021, 423 pazienti. Parteciperanno al progetto le ex Asl che presentano il maggior numero di casi e che già in precedenza sono state coinvolte in progetti di sorveglianza di questo tipo, ovvero Firenze, Empoli, Lucca ed Arezzo. Sarà scelto chi, tra i residenti in Toscana, è stato sottoposto ad esposizione a cancerogeni certi per almeno trenta anni (di cui uno almeno a polveri di legno o cuoio) e che presenta sintomi suggestivi per tumore naso-sinusale, come, tra gli altri, ostruzioni prolungate, piccole perdite di sangue da una sola narice che si ripetono nel tempo, dolori facciali, cefalee senza altre diagnosi, rigonfiamenti delle gengive superiori e dolore alle orecchie o a masticare.

“Si tratta di un progetto unico a livello nazionale, con esperienze simili solo in Francia – ha sottolineato l’assessore al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini -. L’obiettivo che si pone è individuare note metodologiche per definire l’esposizione, oltre ad approfondire la conoscenza dei fattori di rischio per questo genere di tumori da parte dei lavoratori, così da predisporre campagne di informazione e sensibilizzazione su cancerogeni purtroppo non del tutto conosciuti”.

I tumori naso-sinusali sono poco noti, ma hanno conseguenze molto invalidanti e possono portare alla morte; se intercettati in tempo sono invece curabili.
Le aziende che lavorano le pelli o il legno, diffuse in Toscana, producono polveri cancerogene: è pertanto importante conoscere i rischi dell’esposizione, per mettere in atto adeguate misure di tutela e protezione e garantire ai lavoratori una sorveglianza sanitaria.

Nel protocollo operativo che accompagna il progetto sono stati definiti strumenti e organizzazione degli ambulatori, con prima visita in quelli di prevenzione e sicurezza sul lavoro delle Asl ed eventuale successivo approfondimento diagnostico nei reparti di otorinolaringoiatra di riferimento per un esame endoscopico con rinofibroscopio.

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