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“La dichiarazione della fine della pandemia non ha un significato scientifico. Ha semplicemente un significato burocratico istituzionale”. Lo sottolinea Roberta Siliquini, Presidente della Società Italiana d’Igiene, Medicina preventiva e Sanità pubblica a margine del Congresso mondiale di Sanità pubblica in corso a Roma. “Dichiarare la fine della pandemia - prosegue - significa quindi che i Paesi non sono più liberi di mettere in atto determinate misure che possano influenzare, ad esempio, il trasporto di merci o il trasporto di persone da un Paese all'altro. Ma questo non significa assolutamente che non ci sia più un rischio correlato alla diffusione del virus Sars-Cov-2”.
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Venerdì 05 MAGGIO 2023
Covid. Siliquini (Siti): “Anche con la fine della pandemia continuare a proteggere i più fragili”
L'attesa dichiarazione della fine della pandemia "non ha un significato scientifico, non significa assolutamente che non ci sia più un rischio correlato alla diffusione del virus Sars-Cov-2", spiega la presidente della Siti a margine del Congresso mondiale di sanità pubblica a Roma. "È importante continuare ad adottare, soprattutto con i soggetti anziani e con i soggetti fragili, le misure che abbiamo adottato in questi anni e continuare a sostenere le campagne vaccinali".
“Dunque, il virus sta continuando a circolare e fortunatamente ce ne accorgiamo meno perché grazie alla fortissima campagna vaccinale che è stata messa in atto nel nostro Paese, registriamo un grado di severità decisamente inferiore della patologia. Ma è altrettanto vero - aggiunge Siliquini - che il virus sta continuando a circolare e che i pazienti fragili sono sempre a rischio di una patologia severa, quindi di ospedalizzazione e di morte”.
A giudizio del Presidente della Siti, che nell’ambito dell’evento mondiale celebra anche il 56^ Congresso della Società scientifica, “è importante continuare ad adottare, soprattutto con i soggetti anziani e con i soggetti fragili, le misure che abbiamo adottato in questi anni. Quindi l'utilizzo delle mascherine in ambienti chiusi, quando si è molto vicini e quando gli ambienti sono molto affollati. È importante continuare a sostenere le campagne vaccinali anche perché con l'autunno è possibile che le coperture che raggiunto negli anni scorsi, si riducano”.
Di qui l’esortazione alle autorità nazionali di no abbassare assolutamente la guardia promuovendo, piuttosto, una campagna vaccinale molto forte. “I cittadini devono rendersi conto che la vaccinazione è un diritto che può salvare la vita di molte persone”.
Corrado De Rossi Re
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