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Giovedì 04 MAGGIO 2023
Ospedale di Lanciano. Roberto Vezzaro è il nuovo direttore di Radiologia
45 anni, veneto; ha maturato la sua esperienza professionale a Belluno e poi all’Aou Padova; da 4 anni si è trasferito in Abruzzo per motivi familiari, presta servizio ospedale di Pescara. All’attivo più di 28mila esami di radiologia su torace, addome, scheletro e apparato digerente, 4.300 ecografie, 4.600 Tac, 2mila risonanze e 3mila procedure di radiologia interventistica vascolare ed extravascolare. Schael: “Ho un aspettativa alta”.
Ha 45 anni, è veneto, e nella sua regione si è laureato e formato professionalmente, prima di approdare in Abruzzo negli ultimi anni. Si chiama Roberto Vezzaro ed è il nuovo Direttore della Radiologia dell’ospedale di Lanciano.
Si definisce un “radiologo a tutto tondo”, forte della lunga esperienza maturata presso l’Azienda Ospedaliera di Padova, dove ha avuto modo di utilizzare tutte le metodiche e approfondire lo studio di tutti i distretti corporei. Ha all’attivo più di 28mila esami di radiologia tradizionale su torace, addome, scheletro e apparato digerente, 4.300 ecografie, 4.600 Tac, 2 mila risonanze e 3 mila procedure di radiologia interventistica vascolare ed extravascolare.
Si descrive come una persona con capacità di mediazione, portata a lavorare in gruppo e alla comunicazione anche in ambito multiculturale.
“Sono pronto a dare il massimo per l’ospedale di Lanciano - commenta il nuovo Direttore - guardando alle tipologie di esami che fanno registrare la domanda più elevata. Ringrazio la Direzione per la fiducia che mi è stata accordata, che desidero onorare mettendo a disposizione dell’Unità operativa esperienza e professionalità acquisite in tutti questi anni. Auspico una collaborazione fattiva e leale con tutto il personale, sia della Radiologia sia delle altre unità operative”.
A Vezzano sono giunte ieri le felicitazioni del direttore generale Thomas Schael, che non ha nascosto di nutrire “un’aspettativa alta” verso il contributo che darà alla crescita dell’ospedale di Lanciano, anche in virtù della giovane età del primario: “Com’è noto, preferisco scegliere persone che hanno una prospettiva di carriera lunga - sottolinea – perché sono più motivati e possono esprimere un diverso impegno professionale”.
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