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Giovedì 04 MAGGIO 2023
Lazio. Al via i lavori della nuova commissione Salute
Al centro della prima seduta l‘audizione del presidente della Consulta regionale per i problemi della disabilità, che ha parlato delle criticità legate all’integrazione socio-sanitaria e della necessità di ascolto, anche per la predisposizione di progetti individuali di assistenza. Gialloretti ha parlato anche del sostegno ai caregiver, del “dopo di noi”, della necessità di istituire il Garante per la Disabilità e di partecipazione della Consulta ai tavoli tecnici della Regione.
La nuova commissione Salute del consiglio regionale del Lazio ha iniziato a lavorare. Nella sua prima seduta, martedì scorso, ha messo al centro il tema della disabilità, con l’audizione del presidente della Consulta regionale per i problemi della disabilità e dell’handicap, Umberto Emberti Gialloreti. La presidente della commissione, Alessia Savo, ha peraltro, in apertura dei lavori, spiegato di voler perseguire il principio fondamentale dell’ascolto, manifestare la particolare sensibilità al tema e rendere la commissione e, i suoi componenti, attori principali del cambiamento con leggi capaci di intervenire in modo pragmatico sull’argomento.
Nella sua relazione Gialloretti ha quindi fatto una panoramica sulle criticità. Al primo punto ha posto la questione fondamentale dell’integrazione socio-sanitaria che, secondo il presidente della Consulta, occorre diventi realtà, nonostante sia prevista per legge, oggi appare ancora di difficile attuazione a causa dei processi burocratici. “Ha parlato – riferisce una nota diramata dall’ufficio stampa del Consiglio regionale - dell’importanza di essere ascoltati, perché sia dato corpo allo slogan ‘niente su di noi senza di noi’. Il presidente della Consulta ha quindi ricordato l’art. 14 della legge 328 e del piano sartoriale che dovrebbe accompagnare la persona con disabilità nell'ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell'istruzione scolastica o professionale e del lavoro. La legge prevede che i comuni, d'intesa con le aziende unità sanitarie locali, predispongano, su richiesta dell'interessato, un progetto individuale, ma su questo processo si verificano spesso discrepanze tra realtà territoriali, legate al diverso impiego dei fondi”.
Gialloreti ha proseguito toccando i temi del Dopo Di Noi, dei Care Giver, dell’importanza dell’informazione e della formazione, della necessità di istituire il Garante per la Disabilità, di partecipazione della Consulta ai tavoli tecnici della Regione, e infine, di mettere ordine nella legislazione.
Tra gli interventi, la nota del consiglio regionale riferisce che l’Opposizione ha da una parte sollevato la necessità di “essere concreti” e quindi di procedere ad un’analisi interna sui trasferimenti e le erogazioni dei fondi, poi con l’invito a sposare le tematiche in base alla disponibilità dei fondi stessi. Sempre dall’opposizione si è parlato di eccesso di burocrazia, di catena di comando difficile da controllare e quindi dell’urgenza di alleggerire gli iter amministrativi, e la proposta di inserire le risorse destinate alla disabilità nei piani di zona.
Dalla maggioranza i ringraziamenti al presidente della Consulta per i numerosi spunti sui quali innestare il lavoro della commissione, è giunto inoltre il plauso alla presidente per aver avviato i lavori proprio su questo delicato argomento in linea con il Governo nazionale che ha nominato un ministro per la Disabilità.
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