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Mercoledì 26 APRILE 2023
Psichiatria uccisa. Appello Omceo Firenze ai cittadini: “Il 3 maggio tutti in corteo a Pisa
L’Ordine dei medici invita i cittadini e a tutti i professionisti sanitari, non solo della Toscana, a partecipiamo alla manifestazione promossa dall’Intersindacale medici, dirigenti sanitari e veterinari insieme alla Fnomceo. “Dimostriamo che la sanità è unita in un momento così drammatico. Solleviamo una voce forte davanti a un problema concreto: la sicurezza sul posto di lavoro".
“Libertà è poter lavorare senza rischiare la vita”. Con queste parole ieri, 25 aprile, giorno in cui si celebra la Liberazione dell’Italia dal regime fascista, Lucia Toscani, commissione Pari opportunità dell’Ordine dei medici di Firenze, lancia un appello a tutti i cittadini per partecipare, uniti ai professionisti sanitari, alla manifestazione che sarà promossa il prossimo 3 maggio a Pisa dall’Intersindacale medici, dirigenti sanitari e veterinari insieme alla Fnomceo, per ricordare Barbara Capovani, la psichiatra uccisa a Pisa negli scorsi giorni, ma anche per chiedere alle istituzioni misure definitive per garantire la sicurezza sul lavoro.
“Le parole non bastano più. Le voci di tanti colleghi sono piene di sdegno, di rabbia e di incontenibile costernazione. Quanto accaduto alla dottoressa Barbara Capovani è una violenza che non riusciamo ancora a comprendere e di certo non possiamo accettare”, dice Toscani. “Come troppo spesso accade, abbiamo assistito a un'altra aggressione verso un medico ed una donna, percepita per un problema culturale come più vulnerabile ed esposta”.
“Il prossimo 3 maggio - aggiunge Toscani - a Pisa sarà organizzata una fiaccolata in onore della dottoressa e collega Capovani. Oggi allora vogliamo lanciare un appello ai cittadini e a tutti i professionisti sanitari e non solo della regione: partecipiamo alla manifestazione e dimostriamo che la sanità è unita in un momento così drammatico. Solleviamo una voce forte davanti a un problema concreto: la sicurezza sul posto di lavoro”.
“I cittadini – è l’appello di Toscani - si schierino al nostro fianco, le istituzioni attuino quanto già previsto dalla legge 113, i sindacati interpretino la sofferenza dei colleghi con un blocco delle attività. La prevenzione deve essere messa in atto subito e capillarmente, gli aggressori perseguiti per legge e le aziende devono difendere i loro operatori facendosi parte civile. Il 25 aprile insegna il valore della libertà. Ma la libertà deve essere anche quella di poter lavorare con serenità e libertà di giudizio. Va ricostruita la fiducia reciproca”.
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