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Un team di scienziati del Krembil Brain Insitute e dell’Università di Toronto, in Canada, ha identificato un’interazione proteina-proteina che potrebbe contribuire allo sviluppo della malattia di Parkinson. Lo studio è stato pubblicato da Nature Communications. Nella malattia di Parkinson, la proteina alfa-sinucleina si accumula nel cervello e porta a morte cellulare. Il team ha individuato un’interazione proteina-proteina in grado di promuovere l’accumulo di alfa-sinucleina. Per riconoscere questo meccanismo, i ricercatori sono partiti da una piattaforma che studia molecole che hanno la capacità di proteggere le cellule dall’azione della alfa-sinucleina. Attraverso questo approccio, il team ha identificato un peptide che riduce i livelli di alfa-sinucleina andando ad alterare l’interazione tra questa proteina e una subunità di una proteina del meccanismo cellulare noto come ‘endosomal sorting complex required for transport III’ (ESCRT-III); un’interazione che era mai stata individuata prima. Testato in diversi modelli sperimentali di malattia di Parkinson, il peptide individuato, inoltre, ha ripristinato la funzionalità endolisosomiale, ha promosso l’eliminazione della alfa-sinucleina e ha prevenuto la morte cellulare. Fonte: Nature Communications 2023
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Venerdì 21 APRILE 2023
Parkinson: identificato nuovo possibile target terapeutico
Nella malattia di Parkinson, la proteina alfa-sinucleina si accumula nel cervello e porta a morte cellulare. Un team di scienziati del Krembil Brain Insitute e dell’Università di Toronto ha individuato un’interazione proteina-proteina in grado di promuovere l’accumulo di alfa-sinucleina. Lo studio è stato pubblicato da Nature Communications.
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