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Mercoledì 10 OTTOBRE 2012
Psichiatria. Claudio Mencacci è il nuovo presidente Sip

Per il neo presidente “la psichiatria di domani si deve aprire e deve occuparsi delle problematiche di salute mentale a 360° e non solo delle malattie mentali più gravi. Il contributo che vogliamo dare alla salute dei cittadini è tutto nello slogan del nostro congresso: ‘nutrire la mente’”.

“Non si esce dalla crisi senza una capacità delle persone di affrontare i problemi e di essere dei risolutori di problemi. Il contributo prezioso che la psichiatria può dare anche in questo campo è dimostrato dai fatti, perché dove i servizi di salute mentale sono stati potenziati, come in Svezia, Finlandia e Gran Bretagna, non solo non si sono verificati aumenti di suicidi, ma i paesi sono anche rinati economicamente prima di altri. Dobbiamo insomma sviluppare il concetto di salute mentale come opportunità di miglioramento anche del tessuto sociale. Anche per questo ci batteremo contro le nuove disposizioni di assistenza psichiatrica, che consideriamo ‘regressive’ e pericolose per il futuro della medicina mentale”.

Sono queste le prime parole di Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di neuroscienze dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico, neo presidente eletto all’unanimità della Società Italiana di Psichiatria (Sip), una carica che manterrà per tre anni.

Insieme Mencacci è stato eletto anche Emilio Sacchetti, ordinario di Psichiatria all’Università di Brescia.

L’elezione è avvenuta oggi al termine di 4 giorni di lavori congressuali con oltre 1200 delegati e iscritti, 300 tra simposi, poster e convegni.

“La psichiatria di domani – ha aggiunto Mencacci - si deve aprire e deve occuparsi delle problematiche di salute mentale a 360° e non solo delle malattie mentali più gravi. Il contributo che vogliamo dare alla salute dei cittadini è tutto nello slogan del nostro congresso: ‘nutrire la mente’, perché siamo convinti che se non c’è salute mentale non ci può essere salute e che non bisogna avere paura di conoscere la propria mente e sostenere lo sviluppo della ricerca nel campo delle neuroscienze”.

Per fare questo, la Sip chiede anche l’impegno delle Istituzioni e della politica. “Il nostro primo impegno – ha quindi concluso il neo presidente – sarà quello di fermare quella che noi consideriamo una ‘non riforma’, impossibile da realizzare, senza risorse adeguate, che vende per novità soluzioni vecchie e già fallite sul campo, che mortifica i pazienti e i medici, che legifera dove invece è il medico a dover decidere”.
 

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