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Le acque reflue parlano chiaro: in Europa aumenta il consumo di cocaina e metamfetamine. Per Anfetamina, cannabis e MDMA i trend di consumo variano considerevolmente da città in città. In Italia l’uso di ketamina è in aumento ed è tra i più alti delle città europee È quanto emerge dal report 2022 sull’analisi della presenza di sostanze d’abuso nelle acque reflue da parte del gruppo europeo Score (Sewage Analysis CORe group Europe) in collaborazione con l’Agenzia Europea per il Monitoraggio delle Dipendenze (Emcdda) Wastewater analysis and drugs: a European multi-city study. Per l’Italia, che ha rilevato il consumo nella città di Milano, il gruppo si è avvalso della collaborazione del laboratorio di indicatori epidemiologici ambientali dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Irccs diretto da Sara Castiglioni. Per rilevare con precisione millimetrica il fenomeno, gli analisti si sono avvalsi di tecniche all’avanguardia in grado di determinare se i residui metabolici rilevati nelle acque reflue provengano dal consumo umano, dallo smaltimento di droghe inutilizzate o dai rifiuti provenienti da siti di produzione di droghe sintetiche. Da Copenaghen a Valencia e da Nicosia a Lisbona fino a Milano lo studio ha quindi analizzato campioni giornalieri di acque reflue prelevati in entrata agli impianti di trattamento dei reflui cittadini, tra marzo e aprile 2022. Nei campioni, frutto delle abitudini di circa 54 milioni di persone, è stata effettuata la ricerca per individuare tracce di cannabis e di altre sostanze stimolanti illecite: cocaina, amfetamina, metamfetamina, MDMA/ecstasy e ketamina, quest’ultima inclusa nell’analisi per la prima volta. I risultati mostrano un consumo di cocaina in continuo aumento. Una tendenza peraltro già osservata dal 2016, nonostante alcune fluttuazioni durante i lockdown. Anche lo stato dell’arte delle metanfetamine sembra presentare un trend in aumento in più città analizzate. Per quanto riguarda anfetamina, cannabis e MDMA il quadro è invece più vario: i trend di consumo cambiamo considerevolmente a seconda dei luoghi di studio. Dallo studio sono emerse poi “interessanti” fluttuazioni sulle abitudini nel consumo illecito di droghe: più di tre quarti delle città hanno mostrato un incremento dei consumi di cocaina, ketamina e MDMA nei fine settimana (venerdì-lunedì). Al contrario, i consumi di altre sostanze (cannabis, amfetamina e metamfetamina) sono più costanti durante la settimana. “Lo studio europeo include in Italia la città di Milano, che monitoriamo dal 2005 – ha spiegato Sara Castiglioni del Laboratorio di Indicatori epidemiologici ambientali del Mario Negri – negli ultimi anni abbiamo osservato un incremento nei consumi in particolare di cocaina e di cannabis. Il consumo di ketamina, che monitoriamo in Italia da circa 10 anni, è anch’esso in aumento e risulta tra i più alti nelle città europee investigate. L’epidemiologia delle acque reflue si dimostra molto utile per rilevare nuovi trend di consumo anche a livello locale ed è al momento applicata anche in uno studio a livello nazionale che stiamo conducendo in collaborazione con il Dipartimento Politiche antidroga, i cui risultati verranno pubblicati a breve”. Vediamo in sintesi i risultati più importanti emersi dal Report Cocaina Metanfetamina Anfetamina MDMA Ketamina Cannabis
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Giovedì 23 MARZO 2023
Acque reflue e droghe. Cresce in Europa l’utilizzo di cocaina e metamfetamine. In Italia spopola la ketamina con consumi a Milano tra i più alti delle città europee
Questa la fotografia scattata dal gruppo europeo Sewage Analysis CORe group Europein collaborazione con l’Agenzia Europea per il Monitoraggio delle Dipendenzeche ha analizzato i campioni provenienti da oltre 100 città europee rivelando le ultime tendenze sui consumi di droghe. In Italia analizzate dal Mario Negri le acque reflue della città di Milano
I residui di cocaina nelle acque reflue sono più elevati nelle città dell’Europa occidentale e meridionale (in particolare in Belgio, nei Paesi Bassi, in Spagna e in Portogallo), ma sono state rilevati aumenti in alcune città dell’Europa orientale. Nel complesso, più della metà delle città con dati relativi al 2021 e al 2022 ha registrato un aumento dei residui di cocaina.
ll consumo di metanfetamine storicamente limitato alla Repubblica Ceca e più recentemente nella Slovacchia è ora presente anche in Belgio, nella parte orientale della Germania, in Spagna, a Cipro e in Turchia e in diversi paesi del l’Europa settentrionale (ad es. Danimarca, Lettonia, Lituania, Finlandia e Norvegia). Delle 60 città con dati per il 2021 e il 2022, quasi due terzi hanno riferito un aumento dei residui, 15 una diminuzione e 6 una situazione stabile. Le tre città con le rilevazioni maggiori sono tutte situate nella Repubblica Ceca, seguite da città in Lettonia, Germania, Turchia e Cipro.
Il livello dei residui di anfetamine è vario nei diversi paesi, con i carichi più elevati nelle città del nord e dell’est Europa (Belgio, Germania, Paesi Bassi, Finlandia e Svezia) e livelli molto più bassi nelle città del sud.
Come per l’anfetamina, anche per l’MDMA la situazione varia nei diversi paesi, i livelli più elevati sono stati trovati in Belgio, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Spagna e Portogallo.
A seguito di segnalazioni di una maggiore disponibilità e uso di ketamina in Europa, il farmaco anestetico, usato illegalmente per scopi ricreativi, è stato incluso per la prima volta nello studio del 2022. I livelli più elevati sono stati trovati nelle acque reflue in Danimarca, Italia, Spagna e Portogallo.
I più alti carichi di THC-COOH, il metabolita della cannabis, sono stati trovati nelle città dell’Europa occidentale e meridionale, in particolare nella Repubblica Ceca, Spagna, Paesi Bassi e Portogallo.
E.M.
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