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Giovedì 26 AGOSTO 2010
Sicilia: è rottura tra medici e assessore, interviene la Commissione Parlamentare
Il presidente della Commissione errori e disavanzi sanitari, Leoluca Orlando, ha chiesto all’assessore alla Sanità della Regione Sicilia, Massimo Russo, una relazione sulle piante organiche delle aziende sanitarie regionali dopo lo stato di agitazione annunciato dai sindacati della dirigenza medica.
Le sezioni siciliane dell’Anaao Assomed, Cimo, Aaroi, Cgil Medici, Anpo Ascoti Fials medici, Fvm, Fesmed e Uil Medici bocciano le piante organiche disegnate dall’assessore alla Sanità Massimo Russo e contenute nel decreto regionale pubblicato lo scorso 13 agosto. E l’incontro di ieri non è servito ad allentare le tensioni, tanto che i sindacati minacciato anche lo sciopero. “Russo si rifiuta di ascoltarci”, ha affermato Renato Costa, segretario regionale dei medici della Cgil, spiegando che il decreto rischia di ridurre all’osso il personale negli ospedali, causando un abbassamento della qualità delle prestazioni erogate e rendendo insostenibili le condizioni di lavoro degli operatori sanitari. Neanche l'annuncio di 2.900 nuove assunzioni rassicura i sindacati, secondo i quali vi saranno in concomitanza anche esuberi che possono arrivare a 3.500 unità.
Per fare chiarezza sulla situazione, il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta su errori sanitari e disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha disposto una richiesta di relazione da inviare all'assessore Russo."Intendiamo avere dall'assessore informazioni in materia di personale sanitario regionale ed ogni eventuale osservazione in ordine alle posizioni assunte dalle organizzazioni sindacali di categoria”, ha spiegato Orlando. Anche perché, come spiegato dal vicepresidente della Commissione, Giovanni Burtone, “l'acquisizione di questa relazione è di grande importanza per la Commissione che sta svolgendo un'attività di monitoraggio in campo nazionale per verificare la compatibilità delle scelte di bilancio, volte a far rientrare la Regione dal disavanzo sanitario, con la garanzia irrinunciabile della tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini, anche di quelli siciliani".
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