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Venerdì 17 MARZO 2023
Influenza e sindromi simil influenzali. Incidenza scende leggermente ma ci sono stati ancora oltre 400mila casi in una settimana. Da ottobre si sono ammalati quasi 12 mln di italiani

Lo rileva l'ultimo rapporto Influnet. I bambini sotto i cinque anni restano i più colpiti con un’incidenza pari a 21,0 casi per mille assistiti (23,0 nella settimana precedente), mentre nella fascia di età 5-14 anni è a 10,41; nella fascia 15-64 anni a 6,41 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 2,94 casi per mille assistiti. RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO, RAPPORTO VIROLOGICO.

Nella decima settimana del 2023, quella dal 6 al 12 marzo, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia è al 7 casi ogni mille assistiti, legegremnete inferiore a quella registrata la settimana precedente (7,4) e si colloca nella fascia di intensità bassa. Solo in Abruzzo l’incidenza è sopra dieci casi per mille assistiti e si è assestata su 16,6 casi per mille assistiti.

I casi stimati, rapportati all’intera popolazione italiana, sono stati circa 411.000, per un totale di circa 11.949.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.

I bambini sotto i cinque anni restano i più colpiti con un’incidenza pari a 21,0 casi per mille assistiti (23,0 nella settimana precedente), mentre nella
fascia di età 5-14 anni è a 10,41; nella fascia 15-64 anni a 6,41 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 2,94 casi per mille assistiti.

Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori, tra i quali il virus respiratorio sinciziale, nei bambini molto piccoli, e il SARS-CoV-2.

Durante la presente settimana di osservazione si osserva un’ulteriore diminuzione della proporzione dei campioni risultati positivi per influenza (14,8%) rispetto alla settimana precedente (17,2%).

Nel complesso, dall’inizio della stagione, 5.588 campioni clinici sono risultati positivi al virus influenzale. Di questi, 4.850 sono risultati di tipo A (87%) e 738 di tipo B (13 %). Nell’ambito dei virus A, il sottotipo H3N2 è risultato finora predominante. Tutti i virus B finora caratterizzati sono risultati appartenere al lineaggio Victoria.

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