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Lunedì 13 MARZO 2023
Glaucoma. Colpite in Italia circa un milione di persone, ma la metà lo ignora

Una semplice visita oculistica può consentire di diagnosticarlo in fase iniziale o ancora non grave. In occasione della Settimana mondiale del glaucoma in corso fino al 18 marzo, arriva l’invito a sottoporsi con regolarità a controlli oculistici. Presentati i primi dati emersi dalla campagna di prevenzione delle malattie ottico-retiniche Vista in Salute

“Vivi senza macchia: metti in chiaro la tua vista”. È questo il messaggio scelto dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (Iapb Italia Onlus) per la “Settimana mondiale del glaucoma”, in programma dal 12 al 18 marzo 2023, alla quale il ministero della Salute dedica sul suo portale un focus ad hoc.

Il glaucoma è la seconda causa di cecità al mondo. Secondo il “World Report on Vision” 2019 dell’Oms sono circa 64 milioni le persone nel mondo affette da glaucoma. Tra queste, 7 milioni hanno manifestato perdita della vista o cecità. In Italia si stima che circa un milione di persone siano affette da questa malattia, ma che metà di esse non lo sappia.
Il glaucoma è una malattia cronica degenerativa che interessa quasi sempre entrambi gli occhi e colpisce il nervo ottico. Solo in alcuni casi, spiega il ministero, può manifestarsi in forma acuta, con violento dolore all’occhio, nausea, forte irritazione e con pressione oculare molto elevata.

Le cause? Quasi sempre sono attribuibili ad un aumento della pressione interna dell’occhio che, nel tempo, provoca danni permanenti alla vista. I segnali sono la riduzione del campo visivo, ossia si restringe lo spazio che l’occhio riesce a percepire senza muovere la testa e una alterazione della “testa” del nervo ottico, visibile all’esame del fondo oculare.

Una semplice visita oculistica può consentire di diagnosticare un glaucoma in fase iniziale o ancora non grave. È necessario, quindi, sottolinea il Ministero, sottoporsi con regolarità a controlli oculistici, specialmente in presenza di fattori di rischio quali l’età (dopo i quarant’anni) e casi in famiglia. E l’unico modo per arginarne il decorso è seguire scrupolosamente la terapia.

I dati della Campagna di prevenzione delle malattie ottico retiniche “Vista in salute”. In occasione della settimana mondiale del glaucoma, l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità ha rilasciato i primi dati emersi dalla campagna di prevenzione delle malattie ottico-retiniche Vista in Salute.
La campagna, finanziata dal ministero della Salute ha offerto uno screening per il glaucoma, le maculopatie e la retinopatia diabetica ad oltre ottomila persone di età superiore ai 40 anni in 54 città italiane e nell’arco dei tre anni.

Due le evidenze emerse che destano maggiore preoccupazione, in merito al glaucoma: una persona su 25, tra coloro che hanno partecipato allo screening, aveva la malattia in corso senza saperlo; il ritardo nella diagnosi è una delle criticità più gravi della malattia e porta a una perdita progressiva della vista fino alla cecità. Il glaucoma, infatti, è una malattia degenerativa del nervo ottico e i danni inflitti al sistema visivo sono irreversibili. Inoltre gli stadi iniziali sono asintomatici.
Il 10% dei malati di glaucoma visitati, che avevano già una diagnosi e una terapia, presentavano valori della pressione oculare non compensata.

Per sensibilizzate le persone sono state quindi organizzate da Iapb Italia Onlus assieme alla Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti attività di prevenzione e sensibilizzazione in 85 città italiane.

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