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Venerdì 03 MARZO 2023
Gemmato incontra Smi e Snami su criticità dei medici

I sindacati hanno chiesto all’esponente del Governo, tra le altre cose, di rivedere le prestazioni di particolare impegno dei medici per valorizzare la cura sul territorio e di trasformare il corso di formazione in medicina generale in Specializzazione. Posta anche la questione della democrazia sindacale: “Bisogna finirla con una logica della rappresentanza maggioritaria in cui il sindacato maggioritario costringe anche gli altri sindacati del settore a sottoscrive, pena all’esclusione dai tavoli regionali”.

Stamani, a Bari, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha incontrato Francesco Pazienza, segretario regionale Smi Puglia, e Giovanni Sportelli presidente regionale Snami Puglia. “I due sindacati – spiega lo Smi in una nota - hanno posto all’attenzione della discussione la tutela del lavoro dei medici e il contrasto, ormai urgente, dei carichi burocratici che stanno oberando in modo impropriamente l’attività medica; a partire dalle note AIFA e dai piani terapeutici di cui si chiesto lo loro abolizione perché ritenuti senza nessuna evidenza medica. I medici non possono essere trasformati da soggetti che erogano salute in chi poi eroga burocrazia!”.

“E’ stato chiesto all’esponente del Governo – informa ancora la nota dello Smi - che si rivedano le prestazioni di particolare impegno dei medici per valorizzare la cura sul territorio e che il medico di medicina generale torni ad erogare prestazioni qualificate all’interno dello studio medico”.

È stato posta, inoltre, “la questione della democrazia sindacale che ha bisogno di una riforma. Bisogna finirla con una logica della rappresentanza maggioritaria, nel senso che il sindacato maggioritario della categoria che sigla gli accordi costringe, poi, anche gli altri sindacati del settore a sottoscrive, pena all’esclusione dai tavoli regionali”. Dice lo Smi Puglia.

Si è ritenuto di porre infine, fa sapere la nota, “la necessità di trasformare il corso di medicina generale in scuola di specializzazione universitaria come elemento imprescindibile per riqualificare la medicina del territorio, come d’altronde avviene da sempre in moltissimi stati europei ed extra europei”.
In allegato anche una foto dell’incontro.

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