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Venerdì 03 MARZO 2023
Il 4 marzo è la giornata mondiale contro l’Hpv. La sensibilizzazione di Regione Liguria, Alisa e Lilt: il video
“Con la pandemia situazioni critiche anche in ambito di prevenzione, con un calo delle coperture vaccinali, non fa eccezione quella anti-Hpv: dai dati del Ministero della Salute copertura nazionale nelle ragazze che hanno compiuto 12 anni nel 2021, classe 2009, al 32,22%, (Liguria 39,41%), 13 anni al 53,53 (Liguria 64,42) e nei ragazzi del 2009 al 26,75%, (Liguria 29,39%), 2008 al 43,99%, (Liguria 49,89%)”. L’offerta e il video.
Il 4 marzo si celebra la Giornata mondiale di lotta al papilloma virus Hpv, per ridurne l’impatto attraverso lo screening e la vaccinazione.
Regione Liguria insieme ad Alisa e Lilt Genova, ha voluto sensibilizzare la popolazione su questo tema che riguarda la salute.
Nelle parole del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’importanza di sensibilizzare e ricordare a tutti, quanto la prevenzione sia fondamentale per una migliore qualità della vita. Vaccinazione e screening precoce anti Hpv restano gli strumenti migliori per prevenire i rischi collegati a questo virus: è importante ricordarlo oggi, nella giornata dedicata a un tema così rilevante per la salute, in particolare delle donne, ma è altrettanto fondamentale ricordare che la prevenzione, per essere efficace, va fatta giorno per giorno.
Per capire l’importanza della vaccinazione anti-papillomavirus (anti-Hpv) basta ricordare che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), fin dal 2020, per velocizzare l’eliminazione dei tumori provocati da questo microrganismo, ha definito una strategia sanitaria globale per affrontarlo come problema di sanità pubblica.
Globalmente 694mila persone ogni anno sviluppano tumori Hpv-correlati, di questi 570mila sono nuovi casi di tumore della cervice uterina.
In Italia si stima che ogni anno vi siano oltre 2.500 casi di neoplasia del collo dell’utero risultando così il quinto tumore per frequenza in donne sotto ai 50 anni.
L’infezione da Hpv può condurre allo sviluppo di altri tumori non solo dell’apparato genitale femminile e maschile ma anche del distretto testa-collo (orofaringe), con oltre 500 casi all’anno nel nostro Paese; Hpv causa, inoltre, lesioni benigne ma dal notevole impatto sulla qualità della vita, come i condilomi genitali.
“L’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia ha determinato situazioni critiche in tutti i settori del servizio sanitario e, anche in ambito di prevenzione, è stato registrato un calo delle coperture vaccinali, non fa eccezione la vaccinazione anti-Hpv: i dati del Ministero della Salute evidenziano come il valore di copertura vaccinale nazionale nelle ragazze nella coorte più giovane (2009), che hanno compiuto 12 anni nell’anno 2021, sia al 32,22%, (Liguria 39,41%), mentre quello della coorte 2008 (che compiono 13 anni nell’anno di rilevazione) sia al 53,53 , (Liguria 64,42)”, sottolinea Giancarlo Icardi, Direttore unità operativa Igiene Ospedale Policlinico San Martino, aggiungendo che “analoghe considerazioni si possono porre per i ragazzi della coorte più giovane (2009), che compiono 12 anni nell’anno 2021, dove la copertura è stata del 26,75%, (Liguria 29,39%), mentre quello della coorte 2008 (ragazzi che compiono 13 anni nell’anno di rilevazione) è al 43,99%, (Liguria 49,89%)”.
“Il vaccino anti-Hpv 9-valente rappresenta oggi il migliore strumento di prevenzione disponibile per la più ampia copertura verso le patologie HPV-correlate in entrambi i sessi, continua Icardi, in quanto contiene i 9 tipi di Hpv che più frequentemente provocano tumori: 9 tumori anogenitali su 10 potrebbero infatti essere prevenuti con questa vaccinazione, per questo è importante ricordare ancora una volta la sua importanza”, aggiunge il direttore Icardi.
“È fondamentale che la prevenzione primaria insieme alla vaccinazione facciano parte di una strategia integrata e coordinata che preveda anche la prevenzione secondaria attraverso i test di screening per il tumore della cervice uterina: Vaccinazione e screening insieme contribuiscono sinergicamente alla riduzione del carico di patologia dovuto al cancro del collo dell’utero e a ridurre significativamente l’incidenza delle altre patologie Hpv-correlate”, chiarisce Paolo Pronzato, coordinatore del Diar oncoematologico di Alisa, ricordando che “la vaccinazione anti-Hpv costituisce un’occasione di prevenzione contro i tumori negli adolescenti e nell’adulto a rischio che oggi è ampiamente sottoutilizzata”.
“La pandemia ha drasticamente ridotto l’aderenza alla vaccinazione contro l’Hpv”, sottolinea Paolo Sala presidente di Lilt Genova, ricordando che “il nuovo piano oncologico nazionale ha adottato per la prima volta la risoluzione europea del 2020, circa l’eliminazione del cancro della cervice uterina. Questo potrà essere ottenuto portando il tasso di vaccinazione per Hpv oltre il 90% degli aventi diritto. Le regioni dovranno perseguire questo obiettivo e saranno monitorate a livello nazionale. Lilt sarà come sempre al fianco delle istituzioni per favorire l’attuazione di questo importante obiettivo, in particolare attraverso le sue campagne di prevenzione e i progetti di educazione alla salute nelle scuole”.
Vaccinazione Hpv, a chi è offerta
Regione Liguria, in accordo con il Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-19 (quello 2023-2025 è in via di approvazione) raccomanda e offre attivamente il vaccino anti Hpv:
gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi di 11-12 anni secondo le raccomandazioni ufficiali del vaccino in uso;
gratuitamente alle ragazze che a suo tempo non avevano aderito all’offerta attiva e gratuita, fino al compimento dei 18 anni di vita, che potranno affluire liberamente a tutti gli ambulatori dell'Igiene e Sanità Pubblica;
gratuitamente ai ragazzi a partire dalla coorte 2004 fino al compimento dei 18 anni di vita;
gratuitamente alle donne di 25 anni di età in occasione della chiamata allo screening (nel 2022 coorte di nascita 1997 e così a seguire negli anni successivi) e alle donne trattate per lesioni precancerose (Cin 2 e Cin 3);
in regime di co-pagamento, ossia in compartecipazione alla spesa sanitaria rispetto al costo della vaccinazione, per le femmine da 18 ai 45 anni e per i maschi dai 18 ai 26 anni di vita.
Per informazioni, rivolgersi agli ambulatori dell'Igiene e Sanità Pubblica della propria Asl di appartenenza.
Il video
Il video di sensibilizzazione con la presenza di Camilla Sticchi, direttrice Struttura complessa di coordinamento regionale delle attività di preenzione epidemologia di Alisa.
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