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Mercoledì 01 MARZO 2023
Veneto. Destinati quasi 2 milioni di euro a sostegno dei caregiver
Uno specifico capitolo del bilancio 2023-2025. Lanzarin: “Questo provvedimento interviene a sostegno delle famiglie, non si tratta solo di un adempimento ma di un atto in linea con i fondamentali indirizzi di programmazione sociosanitaria della nostra Regione, che ha definito un modello di rete integrata dei servizi sociali e socio sanitari per il sostegno delle persone non autosufficienti o con disabilità e delle famiglie”.
La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alla Sanità ed alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha approvato la delibera nella quale vengono stabiliti gli indirizzi di programmazione per l’attuazione degli interventi a sostegno del ruolo dei caregiver familiari. Il provvedimento stanzia 1.999.937,91 euro – a carico di uno specifico capitolo del bilancio di previsione 2023-2025 - da erogare tramite le Ulss sulla base dei criteri stabiliti con apposita delibera del 2022.
“Questo provvedimento interviene a sostegno delle famiglie – sottolinea l’assessore Lanzarin - non si tratta solo di un adempimento ma di un atto in linea con i fondamentali indirizzi di programmazione sociosanitaria della nostra Regione. Quando si parla di caregiver, si parla di figure che, pur non identificabili in un ambito professionale, svolgono una mansione rilevante nella rete dei nostri servizi sociosanitari. Sono quelle persone, molto spesso familiari, che garantiscono la permanenza nel proprio domicilio di persone non autosufficienti. Un impegno già di per sé gravoso e che, troppo spesso, comporta ricadute sensibili nell’organizzazione del nucleo familiare. Per la sua rilevanza dal punto di vista assistenziale ma anche da quello economico e sociale merita di essere sostenuto”.
“La Regione del Veneto, infatti, ha definito un modello di rete integrata dei servizi sociali e socio sanitari per il sostegno delle persone non autosufficienti o con disabilità e delle loro famiglie, ed il loro accompagnamento nel corso della vita – aggiunge l’Assessore -. Elemento portante è l’integrazione fra aree e competenze diverse, in un sistema strutturale che coniuga servizi, prestazioni socio-sanitarie e sostegni di tipo economico, allo scopo di favorire la permanenza a domicilio, anche grazie ad un’attenzione specifica dedicata al caregiver familiare che si prende cura del proprio caro”.
La ripartizione del finanziamento è la seguente, rimodulabile sulla base dei bisogni espressi dei territori: ai caregiver che seguono persone in condizione di disabilità gravissima tenendo conto anche di fenomeni di insorgenza anticipata, complessivamente 1.322.937, 91 euro; a quelli di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali, 450.000 euro; per i programmi di accompagnamento finalizzato alla destituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita, 225.000 euro.
Per poter beneficiare degli interventi di sostegno sono indicati gli stessi criteri impiegati per la ripartizione del fondo per la non autosufficienza ed è prevista l’acquisizione della certificazione ISEE (Indicatore di situazione economica equivalente) e la scheda di valutazione SVAMA (Scheda valutazione multidimensionale dell’adulto) o SVAMDI (Scheda valutazione multidimensionale delle persone con disabilità).
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