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Giovedì 23 FEBBRAIO 2023
Promuovere la sicurezza sul lavoro e tutelare i diritti dei minorenni. Siglato un protocollo tra il ministero del Lavoro e Unicef
L'obiettivo è quello di promuovr la cultura e la sicurezza sul lavoro e rafforzare il sistema di protezione sociale e di sostegno attivo per tutelare i diritti dei minorenni, sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Il Ministero inoltre sarà chiamato a svolgere l'attività di sensibilizzazione anche nell'ambito delle attività rivolte ai minorenni inserite nel Programma Nazionale Inclusione 2021-2027.
“Promuovere la cultura e la sicurezza sul lavoro e rafforzare il sistema di protezione sociale e di sostegno attivo per tutelare i diritti dei minorenni, sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.” Questi sono i principali obiettivi del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone evidenziati nel Protocollo firmato qualche giorno fa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e UNICEF Italia nella cui struttura è attivo da circa un anno un Osservatorio Nazionale per la Prevenzione dei Danni da Lavoro Minorile.
L’importante documento è stato presentato durante l'evento Officina UNICEF dal titolo "Tutelare i diritti dei minorenni che lavorano" alla presenza del Sottosegretario dello stesso Ministero Senatore Claudio Durigon. “Siamo impegnati a rafforzare la collaborazione tra istituzioni, associazioni di categoria e organizzazioni internazionali per tutelare il diritto dei minorenni, intensificando ogni sforzo per eliminare lo sfruttamento del lavoro minorile”.
Il Ministero inoltre sarà chiamato a svolgere l'attività di sensibilizzazione anche nell'ambito delle attività rivolte ai minorenni inserite nel Programma Nazionale Inclusione 2021-2027. A tal fine ci si impegna a richiamare i contenuti del Protocollo all'interno delle linee guida sui servizi per l'inclusione sociale, l'accompagnamento educativo e all'autonomia di preadolescenti e adolescenti di prossima emanazione.
Per rendersi conto delle ampie dimensioni del fenomeno che riguarda anche il nostro Paese basta considerare quanto evidenzia l’Organismo Paritetico dell’Artigianato, OPRA, quando sostiene che solamente in questo comparto lavorativo gli infortuni registrati per i lavoratori minorenni regolari, raggiungono il 2,3 per cento di quelli che capitano agli artigiani adulti.
Secondo i dati dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS), nel 2021, evidenzia l’Osservatorio Unicef, i minorenni coinvolti nel mondo del lavoro in Italia erano 51.612, un dato in crescita rispetto al 2020, quando i minorenni regolarmente impegnati in attività lavorative erano 35.505 e 47.552 nel 2019. Nel 2019, l’Ispettorato del Lavoro ha accertato 243 casi di occupazione irregolare ed illecita di minorenni di età inferiore ai 16 anni, e solamente 127 nel 2020, una diminuzione causata dalla pandemia COVID-19.
“Appare perciò, necessario - ha dichiarato Carmela Pace Presidente dell’UNICEF Italia - garantire un’attenzione precipua ai minorenni che lavorano favorendo la diffusione di una cultura della prevenzione. Su questo, la collaborazione con il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali risulta fondamentale e il Protocollo che abbiamo sottoscritto, ha lo scopo di unire le forze per questo importante obiettivo. A supporto di ciò, nel giugno del 2022 l’UNICEF Italia ha costituito l’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile, che ha la finalità di ampliare la cultura della prevenzione e garantire un’attenzione costante agli adolescenti che lavorano, con l’ambizione di diventare un punto di riferimento permanente per le Istituzioni e le Organizzazioni impegnate nel settore, nonché uno strumento importante per contrastare lo sfruttamento degli adolescenti e tutelare la legalità, a partire proprio dalla realizzazione di studi, analisi e proposte da rivolgere alle Istituzioni competenti”.
Tra i possibili motivi di una maggiore incidenza tra i giovani degli infortuni occupazionali e dei problemi di salute, secondo l’Agenzia Europea della Salute e Sicurezza sul Lavoro ci sono la mancanza di esperienza,l’immaturità dal punto di vista fisico e psicologico e la mancanza di consapevolezza delle questioni concernenti la salute e la sicurezza, a cui si aggiunge la negligenza dei datori di lavoro, che non suppliscono a questi fattori fornendo un’appropriata formazione, supervisione e le necessarie salvaguardie per rendere le condizioni di lavoro più appropriate ai giovani.
L’Osservatorio Unicef, ha avviato una ricerca per identificare, con l’aiuto di Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, i settori lavorativi in cui si registrano con maggiore frequenza gli infortuni sul lavoro per i minorenni impegnati in un’attività regolare, per contribuire alla informazione, formazione e addestramento in materia di salute e sicurezza sul lavoro (SSL) e alla prevenzione degli stessi. Di notevole importanza, poi, quando ha in corso l’Università degli Studi di Salerno con il proprio Laboratorio di sanità Pubblica per l’analisi dei bisogni di Salute della comunità, partner dell’Osservatorio Unicef Italia, che ha prodotto un interessante report su “Lavoro minorile: valutazioni Psico-Sociali”. Ad oggi, ha precisato Francesco De Caro, responsabile scientifico del Laboratorio, dati concernenti il benessere psico-sociale e la salute mentale degli adolescenti lavoratori , risultano assenti dalle statistiche ufficiali.Questo gap sarà colmato al più presto”
Domenico Della Porta
Presidente Osservatorio Malattie Occupazionali e Ambientali dell’Università di Salerno
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