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Come ampiamente previsto dai sondaggi pre elettorali il centro destra si è affermato in tutte e due le regioni andate al voto per il rinnovo della Giunta. Per la Lombardia si conferma la presidenza di Attilio Fontana, già al governo nella precedente stagione, mentre nel Lazio, con Francesco Rocca, torna il centro destra dopo dieci anni di giunte a guida PD. Per la sanità, se è quindi lecito attendersi una sostanziale continuità in Lombardia soprattutto rispetto all’ultimo periodo che ha visto Guido Bertolaso succedere a Letizia Moratti uscita male dalle elezioni alle quali aveva deciso di partecipare in polemica con il centro destra, nel Lazio potrebbero arrivare diverse novità dalla nuova Giunta presieduta da Francesco Rocca dopo dieci anni di gestione del centro sinistra, che aveva affidato il timone della sanità regionale proprio ad Alessio D'Amato uscito sconfitto nella sfida per la presidenza della Regione. I risultati in Lombardia I risultati nel Lazio
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Lunedì 13 FEBBRAIO 2023
Elezioni regionali. Trionfo del centrodestra in Lombardia e Lazio. Ecco i programmi per la sanità di Attilio Fontana e Francesco Rocca
Fontana vince e conferma la sua presidenza alla Regione Lombardia. Per la sanità ci si apetta quindi una sostanziale continuità nel segno di una sanità lombarda che “è, e continuerà ad essere, una eccellenza a livello nazionale ed internazionale” ma qualcosa comunque cambierà come promesso prima delle elezioni dallo stesso Fontana. Per il Lazio con Francesco Rocca torna al governo il centro destra dopo 10 anni e per la sanità si punta innanzitutto al contrasto delle liste d'attesa, per il quale sarà istituito “un ufficio dedicato all’interno della Direzione Salute della Regione”.
Ma partiamo comunque dalla Lombardia e dal programma elettorale per la sanità di Attilio Fontana.
Nel suo programma si assicura che la sanità lombarda "è, e continuerà ad essere, una eccellenza a livello nazionale ed internazionale” ma che verrà potenziato sulla base di alcune linee di sviluppo sintetizzate nelle seguenti intenzioni: “Incrementare l'offerta di prestazioni, garantire la migliore accessibilità a tutti i cittadini per tutti i servizi, sviluppare l'innovazione, la ricerca e la digitalizzazione volta alla semplificazione per cittadini e operatori, rafforzare l'interconnessione nel sistema sociosanitario sia fisica (tra rete ospedaliera e rete territoriale) che digitale (interconnessione dei sistemi informativi), sostenere l'umanizzazione del sistema sociosanitario in tutti gli ambiti, coinvolgere e valorizzare tutti i soggetti operanti nel sistema, anche il Terzo settore e il mondo del Volontariato, in una collaborazione sempre più attiva ed efficace anche con gli enti locali del territorio”.
Uno degli obiettivi della sanità di Fontana sarà l'attuazione di "un sistema sociosanitario sempre più vicino al cittadino: la casa diventa il luogo di cura e assistenza domiciliare, da cui eventualmente indirizzare il paziente alle strutture della sanità territoriale e ospedaliere”. Dunque “potenziamento della domiciliarizzazione dei servizi integrati e presa in carico complessiva non soltanto degli aspetti sanitari, ma anche dei sostegni di natura sociale”.
Per migliorare la presa in carico, “supporto all'assunzione di personale dedicato ai medici di medicina generale (amministrativi e infermieri), finalizzato ad agevolare la semplificazione, la medicina di gruppo, il raccordo con le Case di Comunità e l'ampliamento di orari e servizi dedicati agli assistiti garantendo l'accesso a cure mediche per 24 ore 7 giorni alla settimana”.
Oltre alle Case e agli Ospedali di Comunità, sarà centrale anche “il pieno coinvolgimento della rete delle farmacie quali nodi strategici per gli aspetti di presa in carico dei pazienti con programmi di verifica dell'aderenza alle terapie e l'utilizzo della telemedicina”.
Sul fronte del privato, per Fontana dovrà essere garantita “la libera di scelta individuale anche mediante la collaborazione pubblico-privato per diminuire le liste d’attesa”. A questo scopo sarà necessario anche “rivedere il sistema tariffario e la contrattazione con i privati chiedendo volumi di prestazioni in funzione dei bisogni di assistenza e prevedendo che i percorsi diagnostico terapeutici siano garantiti e proposti dagli erogatori al cittadini in tempi adeguati”.
Sostegno, poi, per “cofinanziare le iniziative delle Aziende che attivano programma di welfare aziendale per la tutela e la prevenzione della salute, anche in convenzione con il sistema pubblico”.
Quanto alla rete ospedaliera, l’obiettivo sarà “una maggiore caratterizzazione dell’offerta” rafforzando “sia le aree di eccellenza della rete ospedaliera regionale, in una logica di attenzione ai cittadini lombardi e di attrattivi a livello nazionale e internazionale per i professionisti della sanità, sia assicurando al contempo capillarità e qualità dell’offerta in tutti i territori in funzione del bacino di utenza (orografico e demografico) sia attraverso interventi di edilizia sanitaria realizzando il piano di investimenti programmato di oltre 4 miliardi”.
E vediamo ora quali sono invece le idee e i progetti per la sanità che il vincitore della sfida nel Lazio, l’ex presidente della Croce Rossa Francesco Rocca, ha promesso in campagna elettorale.
Nel suo programma ci si concentra anzitutto sul problema delle Liste d’attesa per il contrasto delle quali sarà istituito “un ufficio dedicato all’interno della Direzione Salute della Regione”.
L’intenzione è poi di aprire “da subito un tavolo con gli operatori sanitari dell’emergenza e delle cure primarie per analizzare le principali criticità e individuare insieme le migliori soluzioni fornendo loro immediatamente gli strumenti finanziari, tecnologici e organizzativi necessari .A tal fine informatizzeremo la gestione dei posti letto disponibili a livello regionale con visione giornaliera e costituiremo un Ufficio dedicato all’interno del Direzione Salute della regione”.
Forte impegno anche nella lotta ai tumori, rafforzando i piani di screening, che attraverso le cure e l’assistenza, per il quale sarà realizzato anche un nuovo piano oncologico regionale che prevedrà, tra le altre cose, forti investimenti attrattivi per le migliori professionalità nel campo e la messa a disposizione dei test di Next-Generation Sequencing.
Altra parola chiave sarà “prossimità”, attraverso il rafforzamento della medicina territoriale investendo sulla medicina generale, la pediatria di libera scelta e la specialistica ambulatoriale per migliorare e facilitare l’accesso alle cure primarie e incentivare l’assistenza nelle aree interne a bassa densità abitativa. Telemedicina e assistenza domiciliare diventeranno le modalità principali di gestione del paziente non acuto ove le condizioni del paziente lo consentano.
Investimenti anche sulla farmacia dei servizi che diventerà uno dei principali nodi di accesso al servizio sanitario regionale, di prossimità del cittadino, “per tutte le prestazioni ivi erogabili in sicurezza”.
Fare di più e meglio per la Salute mentale. In questo ambito l’impegno del candidato del centrodestra è, tra la altre cose, verso il rafforzamento delle prestazioni sanitarie, socio-assistenziali e dell'assistenza sociosanitaria semiresidenziale e residenziale per le persone con disturbi mentali; l’implementazione dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura per il ricovero dei pazienti psichiatrici volontari prevedendo un incremento di posti letto 1 su 5.000 abitanti; l’istituzione del Fondo per il sostegno psicologico delle famiglie per la gestione famigliare del congiunto convivente affetto da patologie mentali.
Tra gli altri progetti di Rocca, il rilancio delle “strutture storiche della capitale come ad esempio il CTO Alesini e il San Filippo Neri investendo in risorse umane e tecnologiche e valorizzandone la attività scientifiche”. Anche “l'area dell’ex nosocomio Forlanini” che è “in stato di abbandono, rappresenta una vergogna per la Citt àdi Roma e per la Regione Lazio ed un affronto ai tanti medici ed infermieri che hanno speso la loro vita nello storico ospedale. La nuova Giunta si impegna a restituire il Forlanini alla sanità regionale”.
Impegno, infine, per il “riequilibrio” dei “rapporti tra Roma e le Provincie del Lazio garantendo il potenziamento delle strutture provinciali con investimenti in risorse umane, strutturali e tecnologiche al fine anche di renderle attrattive rispetto alle regioni perimetrali”, e contro le infezioni ospedaliere: “Si tratta di una disfunzione del sistema inaccettabile in una Nazione progredita come la nostra – si legge nel programma di Rocca -. I dati precedenti la Pandemia, che ovviamente ha reso più difficile isolare le cause dei decessi, parlano di quasi 50mila casi ogni anno.50mila morti l’anno meritano un impegno risolutivo più netto e sistemico. Perché la costanza dei numeri dimostra che c’è un problema strutturale: parlare di “casi di malasanità” è disonesto e irresponsabile”.
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