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Gentile Direttore, Il progetto “MilleinRete”, che nel 2022 ha compiuto 12 anni, è stato pensato a partire dal 2008 e formalmente realizzato nel 2010, con il contributo di alcune sezioni SIMG del Veneto. Assieme al database “Health Search” (Istituto di ricerca della SIMG), “MilleinRete” rappresenta attualmente, a nostra conoscenza, uno dei più importanti network di dati clinico-assistenziali della Medicina Generale italiana (l’unico a livello regionale) ad alto valore epidemiologico. Gli obiettivi fondamentali di questo progetto erano, e sono tutt’ora, il miglioramento delle performances professionali dei medici aderenti, attraverso un continuo confronto tra pari, l’audit e la ricerca traslazionale, utilizzando strumenti di “tutoraggio informatico”. Questo database rappresenta anche il punto di partenza per l’attività di ascolto e di analisi dei bisogni formativi e professionali della Medicina Generale. I medici aderenti al network, tutti utilizzatori del software gestionale Millewin®, sono stati inizialmente formati a registrare i dati in cartella in modo molto accurato, come dimostrato formalmente attraverso l’indice ITOT (un algoritmo di valutazione della qualità registrativa), validato ed utilizzato anche in Health Search. I dati di “MilleinRete” sono riconosciuti dalla Regione del Veneto come database attendibile della Medicina Generale. I MMG sono distribuiti in 6 delle 7 province Venete (solo Rovigo non è rappresentata). La gestione del network è stata integralmente assunta da SVEMG (Scuola Veneta di Medicina Generale). Nel Report, che è liberamente consultabile per chi fosse interessato all’indirizzo web: https://svemg.it/report-milleinrete-2022/, ci sono i dati riferiti a 10 anni di attività aggiornati al 21/12/2021. In questo decennio il carico di lavoro è aumentato progressivamente: da una media di 54 contatti al giorno per medico del 2011 si è arrivati alla media di 74 contatti al giorno del 2021. Questo dato è risultato essenzialmente associato ad un incremento, lineare e progressivo, di attività non elettivamente pertinenti all’atto medico in sé. L’andamento del numero di visite ambulatoriali e domiciliari nel decennio risulta, infatti, piuttosto ondivago ma senza pesanti oscillazioni. Le telefonate hanno subito un picco solo negli anni corrispondenti all’epidemia da Sars-Cov2, mentre il numero dei rimanenti motivi di contatto (ricette, certificati, attività burocratica, ecc.) presenta un incremento decennale lineare e progressivo: da 3.10 contatti pro capite nel 2011, registrati sotto la voce “altro”, si è passati a 6.14 nel 2021, che corrisponde ad un incremento di +98%. Durante il decennio il carico assistenziale pertinente a pazienti anziani e multimorbidi (Charlson Index ≥4) è progressivamente e linearmente aumentato. I pazienti con più patologie croniche appresentavano, nel 2011, il 5% della popolazione e nel 2021 l’8%, con un incremento di prevalenza pari a +60%. I pazienti over 65 rappresentavano nel 2011 il 24% e nel 2021 il 29% della popolazione, con un incremento di prevalenza pari a +20%. La distribuzione di ultra65enni e di “multimorbidi” entro le casistiche individuali, in base alla varianza legata alla casualità campionaria, risulta, come è logico, estremamente eterogenea. Considerando i dati 2021 il numero di anziani per medico si distribuisce entro un range che va da 201 a 745 pazienti, mentre il numero di pazienti multimorbidi entro un range che va da 43 a 253 per medico. Questa osservazione rende ovviamente risibile ogni valutazione di performance professionale basata su standard di spesa non pesati, o pesati in modo insufficiente, solo ‘per sesso ed età, come di solito viene fatto. Il 37.11% dei pazienti viene seguito da Medicine di Gruppo integrate (delibera della Regione del Veneto del 2015), il 39.64% da Medicine di Gruppo Semplici, il 18.98% da Medicine in Rete; solo il 4.27% da MMG singoli. Il 61.85% della popolazione viene seguito in strutture dove opera almeno un infermiere e il 71.08% in strutture dove opera almeno un collaboratore di studio. Questi dati permettono di studiare la misura in cui diverse forme organizzative siano o meno in grado di condizionare i livelli di assistenza forniti ai cittadini. Ad esempio, rispetto ad altre forme organizzative, le “Medicine di Gruppo Integrate” durante il periodo più duro dell’epidemia (l’anno 2020), hanno garantito un maggior numero di contatti, visite ambulatoriali, rilevazioni di pressioni arteriose, prescrizioni di emoglobina glicata e visite diabetologiche. Il dataset veneto “MilleinRete” rappresenta un’importante e preziosa fonte di informazioni prodotte dalla medicina del territorio e nel Report sono illustrati, tra l’altro, dettagli riferiti a rilevanti malattie croniche: ipertensione, diabete, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, asma, BPCO, neoplasie, osteoporosi, obesità. Fonti diverse dalle cartelle cliniche dei MMG, quali SDO, dati di consumo, database anagrafi ecc. (ossia gli strumenti solitamente utilizzati dalla Pubblica Amministrazione), non permettono l’analisi di aspetti assistenziali che non lascino traccia nei dataset amministrativi. “MilleinRete”, invece, consente una fotografia onnicomprensiva e dettagliata dell’attività clinico-assistenziale quotidiana dei medici di famiglia, sostanzialmente poco nota non soltanto al grande pubblico ma anche, purtroppo, ai nostri amministratori. Nonostante i 74 motivi di contatti quotidiani, la qualità dell’assistenza dei medici di famiglia, a una popolazione che progressivamente invecchia, e i cui problemi di cronicità sembrano aumentare in modo più rapido dell’invecchiamento stesso, sembra tuttavia “tenere”. Questa impressione ha fornito lo spunto per una ricerca basata sui dati “MilleinRete” (presentata al Congresso nazionale SIMG del 2021), che ha evidenziato i vantaggi assistenziali offerti, in una situazione di emergenza pandemica, da organizzazioni complesse quali le Medicine di Gruppo Integrate. Alcuni dati, ripresi nel Report, non finalizzato peraltro a questo obiettivo, suggeriscono la stessa cosa. La prevalenza di soggetti in normopeso, ad esempio, dimostra, nel corso del decennio, un incremento del 13%: su tutti i pazienti con BMI rilevato la percentuale con BMI ≥18.5<25 (normopeso) corrisponde nel 2012 al 45.4% e nel 2021 al 51.6%. Nel corso dello stesso periodo nei pazienti con dato registrato la percentuale di soggetti praticanti attività fisiche leggere è aumentata del 25.5% (44.7% nel 2012, 56.1% nel 2021). La percentuale di soggetti esposti a fumo di sigaretta nel 2012 corrispondeva al 22.2% dei soggetti con dato registrato e nel 2021 al 19.1%, risultando quindi abbattuta del 13.9%. Infine, il consumo medio giornaliero di alcool nei pazienti con dato registrato corrispondeva, nel 2012 a 2.5 unità alcooliche, nel 2021 a 0.5. La coerenza dei dati pertinenti a tutti gli stili di vita indagati, che nell’ultimo decennio risultano significativamente migliorati, suggerisce che questi risultati rappresentino, con molta probabilità, anche il frutto dei suggerimenti dei medici di famiglia sull’adozione di corretti stili di vita. “MilleinRete”, con l’enorme varietà di informazioni in grado di fornire, ha la potenzialità di un vero e proprio laboratorio di ricerca. La patologia “Diabete” costituisce un esempio paradigmatico. In uno studio osservazionale pertinente alla mortalità dei diabetici abbiamo dimostrato, ad es., che non esistono differenze tra pazienti seguiti solo dal medico curante e tra pazienti inviati a consulenza specialistica. Il dato era francamente quello che ci aspettavamo dato che il fenotipo del diabetico medio è rappresentato da un paziente di età avanzata e con numerose comorbidità. “MilleinRete” rappresenta quindi un importante strumento per intercettare tempestivamente segnali territoriali pertinenti ad aspetti assistenziali degni di approfondimento. Solo per fare alcuni esempi, la più alta prevalenza registrata per alcuni tipi di tumore rispetto alla media di Health Search, così come una importante sottodiagnosi della Sindrome Metabolica, dell’Obesità e della NAFLD (steatosi epatica non alcolica) oggetto, queste ultime, di audit realizzati dalla SVEMG. Bruno Franco Novelletto Massimo Fusello Alessandro Battaggia
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Lunedì 13 FEBBRAIO 2023
Dieci anni di monitoraggio della Medicina Generale. Il progetto “MilleinRete” di Svemg
speriamo di fare cosa gradita, e di interesse per i lettori di QS, illustrare sinteticamente, oltre ad alcuni dati, come e perché è nato e si è sviluppato un network di medici di medicina generale del Veneto che hanno condiviso i contenuti, rigorosamente anonimizzati, delle proprie cartelle cliniche informatizzate.
La distribuzione della popolazione assistita risulta perfettamente sovrapponibile ai dati ISTAT del Veneto, con scostamenti assoluti, nei vari strati, generalmente inferiori a un punto percentuale.
All’interno del network sono rappresentate diverse forme organizzative territoriali.
Presidente e Dir. Div. Formazione e Ricerca SVEMG
Vicepresidente e Dir. Div. Pianificazione e Sviluppo SVEMG
Responsabile scientifico “MilleinRete”
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