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Martedì 07 FEBBRAIO 2023
Nuova protesta malati Sla, il 10 febbraio sit-in davanti all’ospedale

Il sit-in previsto per il 10 segue un altro del 25 gennaio, quando le 4 associazioni che raccolgono malati di patologie gravi come Sla, Sclerosi multipla, Atassia e Miastenia avevano portato la loro protesta davanti alla Regione. I pazienti de ‘Il Bene’ del Bellaria di Bologna continuano a contestare la decisione dell’Ausl che intende chiudere il centro. La riunione convocata da Donini non avrebbe “portato alcun risultato concreto”.

I pazienti de ‘Il Bene’ dell’ospedale Bellaria di Bologna continuano a contestare la decisione dell’Ausl cittadina che intende chiudere il centro e il suo programma. Il 10 febbraio, quindi, daranno vita a un sit in di protesta davanti al padiglione principale dell’ospedale, dalle 9.30 alle 12.30.

La manifestazione segue quella del 25 gennaio, quando le quattro associazioni che raccolgono malati di patologie gravi come Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), Sclerosi multipla, Atassia e Miastenia avevano portato la loro protesta davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna.

“Con il raggiungimento alla fine di marzo dell’età pensionabile del direttore del Centro, dottor Fabrizio Salvi, l’Ausl Bologna intende chiudere di fatto il Centro redistribuendo i pazienti ad altre unità operative. Una eventualità che disperderebbe le esperienze e la conoscenza specifica di ognuno dei pazienti raccolte in questi anni. I medici subentranti dovrebbero ricostruire tutto il percorso attraverso un iter che richiederebbe molto tempo”.

Così scrivono i presidenti delle associazioni AssiSM, AssiSla, Aisa e Miastenia Insieme, che chiedono la prosecuzione dell’attività del Centro, trattenendo in servizio per altri tre anni il dottor Salvi, come consentito dalla normativa vigente, e affiancandogli per un periodo di tirocinio uno o più neurologi che successivamente assuma la direzione e la guida de ‘Il Bene’.

La riunione convocata dall’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, dopo la manifestazione del 25 gennaio, “non ha portato alcun risultato concreto”, scrivono ancora. “È stato diffuso un comunicato dai toni rassicuranti nei quali si parla della costituzione di un nuovo Centro che però al momento è solo sulla carta e non sarà pronto in tempi brevi”.

Infine le associazioni sottolineano che “c’è anche una questione politica: pochi giorni fa il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità una risoluzione che si oppone alla chiusura del centro ‘Il Bene’. Anche con questo l’Ausl Bologna deve fare i conti”.

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